Napoli. Dieci giovani cervelli per un "comitato di idee"

Napoli. Dieci giovani cervelli per un "comitato di idee"
di Marisa La Penna
Venerdì 25 Luglio 2014, 09:02 - Ultimo agg. 09:03
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Si chiama “Comitato Giovane Ricerca Europea”. Ha l’obiettivo di mettere insieme istituzioni scientifiche, centri di ricerca, universit, aziende e giovani ricercatori per provare ad invertire la rotta delle difficolt italiane nell'attrarre e nello spendere i finanziamenti europei e cogliere cos le grandi opportunit offerte dal programma europeo di Horizon 2020.



Il comitato - presentato ieri - è stato ideato e promosso dalla Fondazione Sdn, dal Cnr - Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Distretto Campania Bioscience, in collaborazione con «Il Sabato delle Idee», il “pensatoio” che già riunisce nove istituzioni accademiche, scientifiche e culturali di rilievo nazionale.





A spiegare il progetto, che coinvolge 10 giovani cervelli, il professore Marco Salvatore, fondatore della Sdn. Dice: «L'idea è nata nel corso degli incontri di approfondimento dedicati ad “Horizon2020 Health”, da un lato per rispondere alla grave crisi occupazionale che nel Mezzogiorno travolge anche i giovani più qualificati spesso costringendoli alla fuga all'estero, dall'altro per creare i presupposti di una progettualità concreta in vista della grande opportunità costituita dai fondi della programmazione europea per gli anni 2014-2020, coinvolgendo finalmente in modo diretto le giovani generazioni».

Il Comitato vuole essere, insomma, «un punto di riferimento nel Mezzogiorno per proporre elementi di valutazione critica e proposizione di politiche e programmi in tema di ricerca e di innovazione» come è scritto in una nota. Inoltre vuole portare idee e temi di ricerca innovativa ed interdisciplinare all'attenzione degli organi di governo della ricerca scientifica a livello nazionale e regionale, soprattutto con l'obiettivo di proporre e stimolare la partecipazione ai bandi europei attraverso la costituzione di una rete che unisca i diversi soggetti del territorio meridionali: istituzioni scientifiche, centri di ricerca, università ed aziende.





«Il lavoro del Comitato avrà anche un importante compito didattico - spiega Daniela Corda, direttore dell'Istituto di Biochimica delle proteine del Cnr - perché i giovani italiani non conoscono ancora bene gli strumenti per sfruttare i fondi europei per la ricerca oppure per fare network e creare collaborazioni, e uno degli obiettivi della nostra iniziativa sarà proprio quello di insegnare ai giovani ad ideare progetti e costruire network per arrivare ad ottenere fondi sia a livello nazionale che europeo».

La prima mission del Comitato Giovane Ricerca Europea sarà costruire network, ma con un respiro che dovrà essere assolutamente internazionale e imprenditoriale, come ha evidenziato il presidente di Campania Bioscience, Mario De Rosa, spiegando che «con il programma Horizon 2020 sarà necessario superare la dimensione regionale o nazionale in cui in Italia spesso ci si muove perché il nuovo programma europeo di finanziamenti fa esplicito riferimento a network internazionali e ad un sistema decisamente articolato non solo scientifico ma anche e soprattutto industriale».



Dopo la presentazione dell’iniziativa sono arrivate ai promotori le congratulazioni del vice presidente della Regione, Guido Trombetti, che ha sottolineato «l’importanza del neonato Comitato sia come opportunità per i giovani sia come occasione di crescita e di futuro sviluppo per il territorio», e del vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, Lucio d’Alessandro.

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