Napoli. Rioni a rischio faida, il prefetto: lampioni accesi fino all'alba

Napoli. Rioni a rischio faida, il prefetto: lampioni accesi fino all'alba
di Luigi Roano
Sabato 3 Ottobre 2015, 09:20 - Ultimo agg. 09:30
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Napoli al buio soprattutto laddove la luce dovrebbe, deve far rima con legalità. La questione è seria, se ne sta interessando anche la Prefettura che ha invitato il Comune a intervenire in maniera decisa sulla materia. Il prefetto Gerarada Pantalone, per esempio, vorrebbe allungare di un’ora il tempo delle luci accese, dalle 5, alle 6 del mattino. Come stanno allora le cose? Ciro Borriello, assessore che ha la delega specifica, disegna la road map delle inefficienze e anche quella che dovrebbe mettere in sicurezza il sistema di illuminazione della città. «Cominciamo col dire che stiamo preparando una gara da 50 milioni per 12 anni, con Citellum siamo già in prorogatio. La nuova gara sarà strutturata in maniera completamente diversa, ci sarà da un lato il costo dell’energia e dall’altro chi vince deve provvedere a riammodernare una rete vecchia che produce molte diseconomie». Tuttavia in queste sere - con una frequenza molto preoccupante - Scampìa, la Sanità, Piazza Carlo III, il centro storico, persino l’area della Federico II, sono rimaste senza luce, vittime del blackout migliaia e migliaia di napoletani. «Ci sono varie concause, per esempio a Scampìa c’è il fenomeno del furto dei cavi di rame, il materiale principale che trasporta l’energia. Ultimamente la Citellum si è dovuta dotare di polizia privata per installarli, poi, una volta che la polizia privata è andata via sono stati rubati lo stesso. Un danno importante sotto il profilo finanziario e ancora di più un danno sociale alla città. Si tratta di un’area particolarmente difficile dove spesso si sono consumati fatti di cronaca nera».
Consapevoli della problematica stanno lavorando alacremente i tecnici di Palazzo San Giacomo e quelli di Citellum. A Scampìa il problema è un po’ più serio che altrove, del resto la situazione di quel quartiere è ormai storia. Ma nessuno demorde, anzi. In Centro storico a iniziare dalla Sanità la sollecitazione del prefetto Pantalone può essere raccolta con successo.
Anche qui l’assessore denuncia situazioni di impianti ormai da pensionare; tuttavia però ci sono dubbi su tanti altri che invece erano efficienti e invece oggi sono solo da rottamare: «Non so se si tratta di sabotaggio, lo stiamo verificando - racconta Borriello - il tema che intere cabine vadano a fuoco però esiste. Incendi spesso inspiegabili. Stiamo capendo e se avremo la certezza che questi incendi sono provocati da mani esterne denunceremo». Resta aperta la questione della Sanità, Borriello però almeno su questo è fiducioso. «Il prefetto ci ha chiesto di illuminare per un’ora in più il quartiere Sanità, dai Vergini fin dove finisce, le luci attualmente si spengono alle 5, stiamo verificando la possibilità di far slittare di un’ora l’orario di spegnimento e penso che in pochi giorni saremo in grado di dare un seguito concreto alla sollecitazione della Prefettura». Oggettivamente è il quartiere dove la faida di camorra sta facendo più vittime e più rumore anche all’esterno. Nonostante questo le luci alla Sanità si spengono sistematicamente tutte le sere per diverse ore.
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