Jacqueline De Laurentiis: «Nessuno era in cabina, così ci siamo salvati»

Jacqueline De Laurentiis: «Nessuno era in cabina, così ci siamo salvati»
di Anna Maria Boniello
Martedì 22 Settembre 2015, 08:19 - Ultimo agg. 08:34
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«Non ci siamo fatti prendere dal panico. E poi la tempestività di Luigi, che per primo si è accorto della colonna di fumo che veniva fuori da sotto coperta, ha evitato il peggio. Per fortuna l’incendio è scoppiato quando eravamo tutti all’aperto, sul ponte. In cabina non c’era nessuno, nemmeno l’equipaggio». È il racconto che la moglie del presidente del Napoli, Jacqueline, ha fatto al figlio Edoardo, e alla sua compagna Francesca, non appena si sono ritrovati dopo il pauroso incendio che ha totalmente distrutto l’Angra, il superyacht tutto in legno che è andato in fiamme al ritorno dalla vacanza trascorsa a Ischia, a poche centinaia di metri da Villa Rosebery.

Edoardo De Laurentiis, per tutti Edo, il vicepresidente del Napoli, ha vissuto quasi dal vivo la vicenda perché nel momento esatto in cui si sono sprigionate le fiamme, stava parlando al telefonino con Anna, un’assistente di bordo, che mentre con messaggi vocali teneva informata la coppia sul loro arrivo che sarebbe avvenuto di lì a pochi minuti, ha iniziato ad urlare «il fuoco...

il fuoco!». Poi il silenzio. Edoardo incredulo pensava fosse uno scherzo, ha capito che era la verità quando, affacciandosi dalla finestra della sua abitazione, ha visto un’imbarcazione in fiamme.

«Mi si è fermato il cuore, non sapevo più cosa pensare – ha raccontato successivamente Edoardo – chiamavo tutti al cellulare, nessuno rispondeva. Finalmente sono riuscito a contattare mio fratello Luigi, mi ha rassicurato, tutto era sotto controllo, erano già tutti in salvo e stavano rientrando a terra».

«Ci hanno spiegato che fortunatamente l’incidente non ha avuto gravi conseguenze grazie al sangue freddo che sono riusciti a mantenere il presidente e suo figlio Luigi, - racconta Francesca, la compagna di Edoardo - al primo segnale di fumo hanno calato in mare il tender di bordo sul quale sono saliti tutti gli ospiti, a cominciare dai bambini, mentre l’equipaggio, il capitano Vincenzo e lo storico marinaio di De Laurentiis Enzo, con Teresa e Anna, mettevano in acqua l’altro gommone.

A questo punto Anna con molto sangue freddo è tornata indietro per recuperare i telefonini di Aurelio e Luigi, un computer e altri oggetti personali. E mentre tutto questo accadeva a bordo, e gli occupanti scendevano in mare, intorno alla barca in fiamme si avvicinavano alcuni natanti incuranti del pericolo. Tra questi un grosso gommone sul quale ha preso posto l’intera famiglia De Laurentiis. Gli ultimi a lasciare la nave ormai devastata dalle fiamme sono stati proprio il presidente De Laurentiis ed il capitano Vincenzo, dopo essersi assicurati che tutti i passeggeri fossero in salvo sulle imbarcazioni di soccorso.

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