L'appello del parroco ai fedeli:
«Donate alla chiesa l’argento usato»

L'appello del parroco ai fedeli: «Donate alla chiesa l’argento usato»
di Lorena Levorato
Sabato 19 Luglio 2014, 23:37 - Ultimo agg. 20 Luglio, 00:20
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PADOVA - Appello del parroco di Sant’Andrea Apostolo di Perarolo di Vigonza (in provincia di Padova) per un’insolita colletta. «Donate argento per il calice da messa»:







queste in sostanza le parole di don Bruno Rampazzo. Nessuna campagna con reminiscenze storiche, piuttosto una richiesta ai fedeli a rovistare fra i cassetti: bastano piccoli monili, magari dimenticati, qualche frammento. Un orecchino ormai spaiato.



«Va bene tutto» dice il sacerdote della frazione alle porte di Padova. Poi si fonde e la parrocchiale potrà avere un nuovo Calice.



Il problema è che per la Chiesa il calice per la messa dev'essere di oro o d'argento, almeno la coppa; soltanto per le chiese più povere o con ridotti mezzi è permesso l'uso di calici con la coppa di rame o di stagno. Tuttavia, la parte interna della coppa dev'essere sempre perfettamente dorata; e se un sacerdote celebra la messa con un calice che ha perduto la doratura nell'interno della coppa, in base al diritto canonico commette peccato grave. Da qui l’insolito appello.



«Se riusciamo ad avere una quantità sufficiente per una fusione, un artigiano argentiere ha già promesso di farci un calice bello, originale per la nostra chiesa, che attualmente ha ben poco. Sarebbe una cosa di valore artistico che rimane legata alla nostra comunità. Grazie» aggiunge don Bruno che invita chi lo desidera a rivolgersi direttamente a lui in canonica a Perarolo. Già in altre occasione i fedeli di Perarolo hanno dimostrato generosità, don Bruno Rampazzo non ha dubbi: la chiesa di Sant’Andrea Apostolo avrà il suo nuovo calice.





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