Salerno, incentivi a pioggia: la Corte dei Conti assolve dirigenti e impiegati comunali

Salerno, incentivi a pioggia: la Corte dei Conti assolve dirigenti e impiegati comunali
di Sabato Leo
Sabato 27 Dicembre 2014, 12:37
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Erogazione agli impiegati comunali di Salerno di compensi incentivanti, premi di produttività e plus orario: la Corte dei conti (sezione giurisdizionale per la Campania) ha assolto i trentasei convenuti (tra dirigenti e funzionari di Palazzo di Città, alcuni dei quali già in pensione) dall’addebito contestato dalla Procura Regionale (nove milioni e mezzo di euro di presunto danno erariale) per difetto dell’elemento psicologico della cosiddetta «colpa grave». Escono, quindi, completamente scagionati dall’accusa della magistratura contabile Francesco Albano, Vincenzo Alfinito, Raffaele Annarumma, Giuseppe Avallone, Orlando Baione, Anna Maria Barbato, Domenico Barletta, Matteo Basile, Pietro Berlen, Felice Bottiglieri, Nella Braca, Rosario Caliuolo, Elvira Cantarella, Carmine Cianatiempo, Lorenzo Criscuolo, Antonio D’Angelo, Bianca de Roberto, Domenico De Simone, Ercole Di Filippo, Alberto Di Lorenzo, Alfonso Di Lorenzo, Rosa Alba di Serio, Marta Duilio, Tommaso Esposito, Vincenzo Fera, Adolfo Garibaldi, Carmine Giordano, Luigi Gravagnuolo, Giuseppe Ientile, Felice Marotta, Giovanni Picilli, Vincenza Donata Pisani, Antonio Piscitelli, Enrico Postiglione, Salvatore Santelli e Giancarlo Savino. La condotta dei convenuti - ha sentenziato la Corte dei conti – pur presentando inequivoci profili censurabili inerenti alla dimostrata negligenza, imprudenza o imperizia, configura solo la cosidetta colpa lieve e non la colpa grave, quella che dà luogo all’obbligo di mettere mano al proprio portafogli per risarcire il danno erariale arrecato alle casse comunali. Non mancano ulteriori bacchettate ai convenuti da parte della Corte dei conti. Il collegio giudicante ha rimproverato ai dirigenti comunali messi sotto accusa dalla Procura «una condotta superficiale, disinvolta ed inosservante del parametro della normale diligenza in astratto esigibile». Le contestazioni riguardavano condotte e provvedimenti adottati da dirigenti e da funzionari preposti ai settori anche solo provvisoriamente e per periodi brevissimi. E’ il caso di Savino, funzionario tecnico che sostituì il dirigente per soli dodici giorni, di Santelli, supplente per un solo giorno, o di Braca, che ha sostituito il dirigente solo per il periodo estivo. La vicenda riguardava presunte responsabilità amministrative dei vertici burocratici in quanto, nell’arco temporale compreso tra giugno del 2001 e dicembre del 2002, sarebbero stati erogati indebitamente compensi a pioggia favore dei dipendenti comunali. Si è chiuso, a distanza di sette anni dalla citazione in giudizio, formalizzata il 16 novembre del 2007 dalla Procura, il lungo processo contabile a carico dei vertici burocratici del Municipio, processo scaturito dalla relazione dell’ispettrice del ministero dell’Economia e Finanze. Il processo è stato celebrato nell’udienza pubblica del 15 maggio del 2013. Il collegio giudicante (presidente Fiorenzo Santoro, a latere il primo referendario Gennaro Di Cecilia, estensore, ed il primo referendari Massimo Balestrieri) ha depositato lo scorso 22 dicembre la sentenza n. 2038/2014 (86 pagine).

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