Falsa perizia, assolta la sovrintendente Tocco

Falsa perizia, assolta la sovrintendente Tocco
Giovedì 26 Febbraio 2015, 12:36
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Il fatto non costituisce reato. Si chiude con tre assoluzioni l’inchiesta sul caso Soprintendenza. La sentenza è stata pronunciata ieri dai giudici della terza sezione penale del tribunale di Salerno (Presidente D’Avino) che hanno assolto l’ex soprintendente ai Beni archeologici, Giuliana Tocco, assistita dall’avvocato Carmine Giovine (l’imputata che rispondeva di abuso d’ufficio è stata l’unica ad essere assolta con formula piena); Angelo Maria Ardovino, già soprintendente ad interim (l’imputato difeso dall’avvocato Bonadies è stato assolto con formula dubitativa dall’accusa di truffa e di falso ideologico) e il tecnico Pietro Avagliano, che rispondeva di falso ideologico, assistito dall’avvocato Marcello Giani. Al centro dell’inchiesta, vi era una perizia di spesa, pari a 400mila euro, per un progetto sperimentale ritenuta dalla Procura del tutto falsa «sia nella parte contenutistica, perché nessuno degli impegni di spesa indicati nei vari capitoli di lavoro erano effettivi e reali, sia già nello stesso titolo, perché i lavori erano un mero elenco di lavori di manutenzione». La perizia sarebbe quindi stata finalizzata alla truffa poiché con quei 400mila euro Ardovino avrebbe pagato all’Enel, le bollette insolute.

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