Avellino, autista di giorno e pusher di notte: condannato a 5 anni

Il giovane, autotrasportatore avellinese, è considerato dagli inquirenti un broker

Avellino, autista di giorno e pusher di notte: condannato a 5 anni
Avellino, autista di giorno e pusher di notte: condannato a 5 anni
di Alessandra Montalbetti
Giovedì 16 Maggio 2024, 09:37
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Per l'insospettabile autotrasportatore di giorno, ma pusher di sera è arrivata la condanna a 5 anni di reclusione. Ad emettere la sentenza di condanna per il 38enne Francesco Visconti, il giudice Giulio Argenio del tribunale di Avellino al termine del rito abbreviato per il quale l'avvocato Nello Pizza ha optato nel corso dell'udienza preliminare. Francesco Visconti è accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio e lo scorso gennaio è stato tratto in arresto dagli agenti della squadra Mobile della Questura di Avellino.

Il pubblico ministero Teresa Venezia al termine della sua requisitoria ha chiesto la condanna a cinque anni per Visconti.

Richiesta accolta dal gip per Visconti finito in carcere con la pesante accusa. Le manette per l'autotrasportatore sono scattate di venerdì sera, durante i controlli del fine settimana predisposti dalla questura di Avellino anche se gli agenti di via Palatucci erano sulle sue tracce del pusher avellinese già da diverso tempo dopo aver ricevuto una soffiata da un consumatore abituale. Il 19 gennaio, dopo un servizio di appostamento e dopo aver notato che Visconti effettuava delle consegne a domicilio della sostanza stupefacente, è stato bloccato e tratto in arresto dagli agenti in borghese che erano seguivano ogni suo movimento. I poliziotti, al termine della perquisizione, hanno sequestrato circa 8 chili di sostanza stupefacente e due armi da fuoco clandestine.

Il giovane, autotrasportatore avellinese, è considerato dagli inquirenti un broker, ovvero il fornitore degli spacciatori. Francesco Visconti è stato tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, del tipo hashish e marijuana, nonché per porto abusivo di armi da fuoco. Nell'auto e in due box di Visconti (ubicati tra via Ammaturo e via Fiorentino) gli agenti coordinati dal vicequestore dell'epoca, Gianluca Aurilia al termine di una lunga attività di indagine hanno rinvenuto nella disponibilità del giovane, otto chili di hashish e circa seicento grammi di marijuana nonché due pistole semiautomatiche di cui una marca Beretta calibro 22, con matricola abrasa e una pistola replica modificata, entrambe corredate di caricatori e perfettamente funzionanti, nonché 67 proiettili e 1180 euro, presumibile provento dell'attività illecita di spaccio.

Al 38enne finito dietro le sbarre del carcere di Bellizzi Irpino, è stata contestata la recidiva. Gli uomini di via Palatucci erano da tempo sulle tracce del 38enne, in quanto avevano ricevuto una soffiata. A carico di Visconti - a seguito di una lunga attività di pedinamento è emerso che con cadenza giornaliera si recava in un garage ubicato in via Fiorentino. Dopo la sosta nel garage nella sua disponibilità, Visconti effettuava una serie di consegne in città. Inoltre, il 38enne, si era recato anche nel garage sito in via Ammaturo e dopo pochi minuti di sosta nel primo garage, raggiungeva a piedi il box di via Fiorentino.

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Dopo aver notato tutti questi spostamenti gli agenti sono intervenuti, trovando addosso al 38enne ben 19 panetti di hashish, una bilancia elettronica con la base intrisa di hashish. Nell'altro garage gli agenti hanno invece ritrovato le due armi clandestine, in quanto non comprese negli elenchi normativi delle armi e non tracciate. L'ingente quantitativo di droga - sequestrato ed analizzato presso il locale gabinetto di polizia scientifica - era destinato alle piazze di spaccio di Avellino e limitrofe.

Per il gip Francesca Spella che a gennaio a firmare l'ordinanza di custodia cautelare, oltre alla detenzione di droga ai fini dello spaccio, si aggiunge anche il quid pluris denotante una maggiore pericolosità emergente dall'allarmante possesso di pistole clandestine con relativo munizionamento. Subito dopo l'arresto il giovane avellinese, comparso davanti al gip Francesca Spella, decise di avvalersi della facoltà di non rispondere.

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