Consorzio Asi Avellino: «Evasione per due milioni»

Riflettori puntati sul buco contributivo

Consorzio Asi Avellino: «Evasione per due milioni»
Consorzio Asi Avellino: «Evasione per due milioni»
di Alessandro Calabrese
Sabato 6 Gennaio 2024, 12:00
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«Non solo i mancati pagamenti degli stipendi per tre mensilità ai 55 dipendenti dell'Asidep, ora, dopo una serie di controlli incrociati si scopre anche un'evasione contributiva da oltre 2 milioni di euro».

Lo affermano in una nota congiunta le rappresentanze sindacali unitarie della società e le segreterie provinciali di Fismic, Uilm e Fiom che si dicono pronte a denunciare all'Inps e all'Ufficio territoriale del Lavoro i vertici di Asi e della sua partecipata, braccio operativo della depurazione industriale. Una situazione che, se dovesse essere confermata, configurerebbe una grave inadempienza da parte del Consorzio. L'annuncio da parte delle sigle sindacali giunge dopo la presentazione di un esposto in Procura, lo scorso 7 settembre, che riguardava proprio presunte irregolarità su questioni burocratiche, tecniche e fiscali, compresi gli adempimenti contributivi, e le ultime e attente verifiche interne effettuate all'Asidep. Quattro mesi fa nel dossier depositato fa si paventava non solo questa irregolarità ma anche lo stoccaggio dei fanghi oltre i limiti temporali e l'assenza di manutenzione agli impianti, inficiandone così il corretto processo depurativo.

Adesso i riflettori sono puntati soprattutto sul buco contributivo che sarebbe stato rilevato.

Lavoratori e sindacati si chiedono «com'è possibile che società pubbliche che dovrebbero osservare più di altri le regole, si macchino di reati così evidenti e possano restare impunite».

E intanto riemerge anche il caso dei 12 dipendenti dell'Asi, che alcuni mesi fa intimarono al presidente Pasquale Pisano di regolarizzare lo stesso problema e furono subito accontentati.

«La società si legge nella nota sindacale - evade da oltre tre anni i contributi Inps e si appresta anche a chiedere una cassa integrazione per cessazione dell'attività, mentre si trova in liquidazione. Come può accadere tutto ciò tra l'indifferenza delle istituzioni? Per questo abbiamo deciso di denunciare al direttore provinciale dell'Inps e al direttore provinciale dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Avellino la questione. Oltre a fare una nota al giudice delegato del fallimento Cgs (la precedente partecipata dell'Asi fallita, dalla quale Asidep ha fittato il ramo d'azienda della depurazione, ndr) da cui provengono i 55 lavoratori Asidep». Per i riferimenti sindacali è tempo di fare chiarezza: «La depurazione ha bisogno di un progetto di rilancio concludono - e non di toppe che non risolvono la questione. Il soggetto gestore che avrà questo compito, dovrà partire con il proposito di offrire servizi che vadano oltre la depurazione, utilizzando al meglio le professionalità dei dipendenti. Faremo chiarezza sull'intera problematica, difendendo i lavoratori e la legalità che in Irpinia si fatica a praticare». 

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