Elezioni comunali 2024, Avellino Nargi torna in corsa con le liste dei festiani

Laura c'è ma non alla presentazione in municipio delle liste

Nargi
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di Rossella Fierro
Domenica 12 Maggio 2024, 10:19
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Laura Nargi presenta le sue liste per tentare la scalata allo scranno più alto di Palazzo di Città e provare ad ottenere il primato di diventare la prima sindaca della città di Avellino.

Quattro le compagini in campo, le due squadre create dal suo predecessore, Gianluca Festa, “Davvero” e “Viva la libertà”, quella messa in piedi da mesi dalla stessa Nargi, “Siamo Avellino”, e l'ultima, di stampo più centrista, organizzata dal consigliere uscente Carmine De Sapio, “Per Avellino”, che resta sub iudice della commissione elettorale per la mancata consegna di alcuni certificati necessari ad attestare il collegamento con la candidata alla carica apicale. A sostegno di Nargi ci sono 117 candidati, “Viva la Libertà” e “Per Avellino” non hanno infatti riempito tutte le trentadue caselle a disposizione.

Assenti alla presentazione delle liste non solo la candidata apicale, ma anche gli assessori e i consiglieri uscenti che hanno deciso di correre nuovamente per tentare di dare seguito al progetto amministrativo risultato vincente cinque anni fa nonostante l'impedimento del proprio leader, l'ex sindaco, che resta ai domiciliari. Nella lista “Davvero” confermata la candidatura degli assessori uscenti Antonio Genovese, Marianna Mazza, Giuseppe Negrone, dell'ex capogruppo, Elia De Simone, e dei consiglieri uscenti Ugo Maggio, Luigi Preziosi, Mario Spiniello, Jessica Tomasetta, Giovanna Vecchione, Michele Lombardi. Con loro anche gli ex petittiani, Antonio Cosmo e Gianluca Gaeta, e alcuni amministratori delle consiliature passate, come Antonio D'Avanzo. Nella lista festiana anche lo storico leader della tifoseria biancoverde, Francesco Iannuzzi.

Chiude a ventiquattro candidature la lista “Viva la libertà” dove trovano posto il capogruppo uscente Giovanni Cucciniello, l'ex consigliera Teresa Cucciniello e la collega, per cinque anni all'opposizione tra le fila della Lega, Monica Spiezia. Nessuna casella rimasta vuota in “Siamo Avellino” dove Nargi ha racchiuso la sua personalissima squadra. Tra i candidati c'è Alberto Bilotta, già consigliere comunale in passato con l'Unione di centro. Tra gli aspiranti consiglieri della terza lista anche il progettista Fabio Liberale, nel 2019 presente nella lista “Avellino Più” a sostegno del centrosinistra e di Luca Cipriano, il commercialista Luigi Mattiello, l'operatore sociosanitario Gerardo Rocchetta.

Inizia così la campagna elettorale di Nargi che, dopo aver annunciato la propria candidatura a meno di due ore di distanza dalla notizia della conferma degli arresti domiciliari per Festa, non ha più rilasciato dichiarazioni. Nel frattempo, però, ha allestito il suo comitato elettorale in via Matteotti, dove campeggia il suo mezzo busto accompagnato dallo slogan “Laura c'è”. Quella che la aspetta non sarà una campagna elettorale semplice.

Dalla sua Nargi ha certamente il vantaggio tipico di chi ha guidato l'amministrazione uscente, ma nel suo caso specifico anche il peso di una fine anticipata della consiliatura, seppur di poco,a causa delle dimissioni di Festa e del peso che l'inchiesta “Dolce vita” avrà inevitabilmente anche nelle settimane che verranno.

La stessa Nargi è stata raggiunta da informazione di garanzia e da perquisizione domiciliare. Un atto dovuto, secondo i suoi legali, per il suo ruolo di numero due dell'amministrazione Festa.

Nargi, in consiglio comunale dal 2013 quando fu eletta tra le fila del Partito democratico, di cui è stata anche dirigente regionale, ha certamente maturato una maggiore esperienza politico amministrativa nei cinque anni di governo della città che ha vissuto da protagonista al fianco di Festa, riuscendo, caso quasi unico tra gli ex assessori, a ritagliarsi un ruolo ben riconoscibile all'esterno.

Pronta certamente ad una presenza elettorale più caratterizzante del suo percorso, lei stessa aveva annunciato in tempi non sospetti di aver organizzato una lista in prima persona che avrebbe chiaramente guidato, ha dovuto assumere su di sé l'onere più grande della candidatura a sindaco evidentemente con cinque anni di anticipo rispetto a quelle che erano le aspettative. Ha guidato la città negli ultimi venti giorni di consiliatura da sindaca facente funzioni e presieduto l'ultimo consiglio comunale portando a casa l'approvazione del bilancio e degli ultimissimi atti dell'era Festa.

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