Avellino, ragazza scomparsa. Giuditta, ricerche non stop con 200 carabinieri

Avellino, ragazza scomparsa. Giuditta, ricerche non stop con 200 carabinieri
Martedì 27 Gennaio 2015, 11:02 - Ultimo agg. 14:50
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Duecento carabinieri cercheranno anche in montagna Giuditta Perna, la 26enne di Calitri scomparsa mercoledì scorso nelle campagne tra Aquilonia e Monteverde. Si riprendono le ricerche tra i boschi. La famiglia lancia un appello: «Aiutateci». Via libera dunque a nuove perlustrazioni, sia sul luogo del ritrovamento dell'auto che nell'intera area boschiva tra i paesi interessati. Task force ampliata al confine tra Campania e Basilicata. Questa mattina interverrà il Decimo Battaglione carabinieri «Campania». Tra le cento e le duecento unità percorreranno a piedi la zona.

Uno spiegamento di forze imponente nella speranza di imbattersi in una traccia.

La decisione è arrivata ieri dopo un lungo vertice in Prefettura ad Avellino. Il raggio d'azione sarà allargato rispetto al tratto fluviale che parte dal ponte Pietra dell'Oglio. In questi giorni sono state all'opera anche le unità cinofile. La decisione di riprendere le ricerche nei boschi indica un dato: gli inquirenti non escludono di poter ritrovare Giuditta o una sua traccia nei pressi del fiume Ofanto. Allo stesso tempo proseguono le indagini scientifiche. L'auto della studentessa, la Fiat Punto ritrovata ben parcheggiata in una stradina senza uscita, è stata analizzata a fondo. In attesa di verifiche e riscontri non ci sarebbero segni di violenza o colluttazione. E quindi è in piedi l'ipotesi che la 26enne sia salita a bordo di un'altra vettura. Il telefonino potrebbe essere la chiave per risalire a Giuditta e ricostruire quel mercoledì pomeriggio.

Ma non c'è traccia di linea. L'apparecchio potrebbe essere stato distrutto. Oppure finito nel fiume. O semplicemente con la batteria staccata. I Carabinieri della Compagnia di Sant'Angelo dei Lombardi, diretti dal Tenente Ugo Mancini, hanno poi ascoltato tutte le persone vicine a Giuditta. Ma le parole dei conoscenti non hanno portato risultati. Resta da decifrare la messaggistica di Whatsapp, operazione non immediata. Stamattina verrà portata una prima informativa dettagliata alla Procura della Repubblica di Avellino. Si occuperebbe della vicenda il pm Adriano Del Bene. Il condizionale è d'obbligo. Al momento, almeno sul piano formale, non c'è infatti un'ipotesi di reato.

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