Treni per Benevento, prezzi alle stelle: Pasqua con il salasso per i pendolari sanniti

Per un Torino-Benevento andata e ritorno si spendono 500 euro

Treni, prezzi alle stelle Pasqua con il salasso per i pendolari sanniti
Treni, prezzi alle stelle Pasqua con il salasso per i pendolari sanniti
di Marianna D'Alessio
Lunedì 11 Marzo 2024, 10:09 - Ultimo agg. 10:52
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Ogni festività ha una tradizione che si rispetti. E l'aumento dei costi di treni, voli e corse in autobus rientra a pieno titolo tra queste. Una consuetudine che renderà sempre più amaro il ritorno nel Sannio, anche la prossima Pasqua. A chi in questi giorni sta pianificando il rientro in provincia, per trascorrere le festività pasquali in famiglia, si pone davanti un ventaglio di opzioni caro e neanche molto variegato. Il ritorno a Benevento, da un capoluogo del Nord, può costare fino a 500 euro. Più o meno la stessa cifra che richiede un volo intercontinentale adeguatamente programmato. Consideriamo che il sannita di turno voglia tornare per Pasqua solo per pochi giorni, dal venerdì santo al martedì dopo Pasquetta. E che lo stesso viva a Torino.

Un viaggio con l'alta velocità, con immancabile cambio a Roma, il venerdì santo può arrivare a costare quasi 200 euro.

Questo al momento della stesura dell'articolo, ma il costo delle tariffe cambia sensibilmente di giorno in giorno. Per rientrare dopo Pasqua, lo stesso avventore sannita potrà arrivare a pagare fino a 331 euro. Un investimento complessivo di oltre 500 euro. Non va meglio per chi invece si è trasferito a Milano. Per chi voglia mettersi in viaggio dal capoluogo meneghino il 29 marzo, con un treno diretto, ad alta velocità, dovrà mettere da parte un budget di almeno 150 euro.

Leggermente più contenuti sono i costi per viaggi su intercity che prevedono comunque almeno un cambio e tempi di percorrenza più lunghi. In quel caso il viaggiatore può cavarsela con un biglietto di circa 90 euroe 12 ore di viaggio. Come per Torino, anche il rientro post pasquale a Milano, è un servizio di lusso. Il 2 aprile, il costo del biglietto alta velocità ha un costo di circa 330 euro. E mettiamo pure che per amor del risparmio, si decida di rinunciare alla pasquetta nel Sannio, e rientrare anticipatamente al Nord, anche in questo caso non c'è sconto che tenga. Un Benevento-Milano il giorno di Pasquetta, arriva a costare fino a 295 euro.

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L'impegno economico non si alleggerisce poi di molto se si decide di optare per un rientro in autobus. Al di là della lunga percorrenza sulle autostrade, solitamente molto trafficate nei weekend delle festività, nemmeno i costi contribuiscono a rendere il viaggio più allettante. Si parte da circa 90 euro un Milano-Benevento della piacevole durata di 13 ore. Più o meno stessa cifra per il rientro, sia che si decida di partire a Pasquetta sia che lo si faccia il 2 aprile.

Al momento, l'opzione più conveniente sembra essere quella dei voli. Per acquistare un viaggio Milano-Napoli nei giorni indicati, con bagaglio a mano annesso e orari non comodissimi, ce la si può cavare con circa 200 euro. Una cifra comunque più contenuta, benché si debba tener conto del fatto che da Napoli occorra tornare in provincia in autobus, per un viaggio della durata di quasi due ore. Tutte opzioni che rendono il rientro nel Sannio quasi una sfida. Molto spesso, sopratutto per chi si appresta a prenotare un rientro last minute, la soluzione migliore resta ritornare in auto. Viaggi lunghi, estenuanti e poco eco-friendly, che però, in molti casi, rappresentano l'unica via di uscita. Anche in questa situazione però, considerati i costi della benzina e quelli del pedaggio autostradale, ci si organizza al meglio o condividendo il viaggio con altri sanniti di ritorno in provincia o, in casi rarissimi, offrendo un servizio di car-sharing. Che consiste nel «vendere» un passaggio in auto, su una delle tante piattaforme dedicate a questo servizio. Una pratica a cui però i sanniti sono poco avvezzi. Ecco perché, se si tenta di circa un opzione su uno dei siti di car sharing più noti come «Bla bla car», occorre accontentarsi di un «passaggio» a Salerno o a Caserta. Perché di fermate in città, o nei comuni vicini, non ne sono previste.

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