Agenzie delle Entrate, i contenziosi in “itinere” per le posizioni organizzative speciali e a tempo nonostante censure di Tar e Corte Costituzionale

Giovedì 25 Febbraio 2016, 20:50 - Ultimo agg. 15 Marzo, 18:15
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L’Agenzia delle Entrate con le Posizioni Organizzative Speciali e con le Posizioni Organizzative a Tempo di cui all’acronimo POS-POT persevera nelle nomine con la stessa metodologia degli incarichi dirigenziali fortemente censurati prima dalla Giustizia Amministrativa e successivamente dalla Corte Costituzionale

Il caso dell’ingegnere Andrea Vaccaro è emblematico in quanto si tratta di un funzionario della carriera direttiva in servizio alla Direzione provinciale di Siracusa dell’Agenzia delle Entrate, idoneo nell’ultimo concorso per dirigenti bandito dal Ministero delle Finanze; per circa venti anni, funzionario vicario e reggente dell’ufficio in caso di assenza o legittimo impedimento dei dirigenti che si sono succeduti nel corso degli anni.

Il dirstat il sindacato dei dirigenti e direttivi della pubblica amministrazione,  tempestivamente segnalò al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, il caso particolarmente anomalo allo scopo di evitare ulteriore contenzioso.

A seguito dell’interpello per l’assegnazione della delega di funzione (POT), il dirigente individua nell’ingegnere Vaccaro l’unico candidato idoneo sulla base dei curricula presentati dai diversi candidati. Nel mese di dicembre 2015, Vaccaro sostiene il colloquio di approfondimento delle motivazioni e delle caratteristiche attitudinali. Non gli viene assegnata la delega di funzione e si è apre un «interpello» su base regionale. A seguito della nomina di un nuovo direttore a interim e della nuova riorganizzazione dell’Ufficio, si sospende l’interpello regionale e si riapre l’interpello provinciale. Sulla base dei curricula presentati, il nuovo Direttore provinciale, individua sempre nell’ing. Vaccaro l’unico candidato idoneo e lo convoca per il colloquio fissato l’8/2/2016. Anche questa volta dopo il colloquio non gli viene assegnata la POT. Si riapre quindi l’interpello regionale e, il 18/2/2016, la POT è assegnata a un funzionario decaduto dall’incarico dirigenziale a seguito della sentenza n° 37/2015 della Corte Costituzionale.

È stato già contattato lo studio legale per impugnare la procedura posta in essere.

dott. Pietro Paolo Boiano
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