Pensioni, Quota 103: incentivo per chi posticipa l'uscita. Sconto contributivo in busta paga per chi continua a lavorare pur avendo i requisiti

Si può fare domanda per lo sconto contributivo in busta paga rivolto a chi continua a lavorare avendo i requisiti per Quota 103. La circolare Inps

Quota 103, le novità sull'incentivo pensionistico: a chi è destinato, come fare richiesta e quali sono le tempistiche
Quota 103, le novità sull'incentivo pensionistico: a chi è destinato, come fare richiesta e quali sono le tempistiche
Giovedì 29 Giugno 2023, 13:26 - Ultimo agg. 11 Settembre, 10:17
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Novità su Quota 103: tutto pronto per l'incentivo destinato a chi posticipa la pensione. Ma facciamo un passo indietro. La legge di Bilancio 2023 ha introdotto, solo per il 2023, la pensione anticipata flessibile - detta appunto anche Quota 103 - che si consegue con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2023.

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La norma prevede anche un incentivo alla permanenza al lavoro per chi ha requisiti sopracitati. L' agevolazione (articolo 1, comma 286, della legge 197/2022) consiste nel versamento in busta paga, invece che all'INPS, dei contributi previdenziali a carico del lavoratore, corrispondenti ai periodi di permanenza al lavoro oltre i 62 anni.

Le disposizioni attuative sono state decreto del ministero del lavoro , di concerto con il ministero dell' Economia del 21 marzo 2023 pubblicato in Gazzetta ufficiale il 12 maggio 2023 . INPS ha comunicato con il messaggio 2426 del 28 giugno che è stata resa disponibile la procedura telematica per le domande di sgravio.

Le opzioni per la pensione anticipata o esonero

Il lavoratore che matura in requisiti per la pensione con Quota 103 ha dunque  tre possibilità: 

  • andare in pensione anticipatamente 
  • restare al lavoro con uno premio in busta paga  corrispondente allo  sgravio contributivo a proprio carico (pari al 9,19%  della retribuzione, per la maggior parte dei contratti)
  • restare al lavoro rinunciando allo sgravi.

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Pensione anticipata 

Si ricorda che con  l'anticipo pensionistico   Quota 103  il soggetto percepisce una assegno massimo lordo  pari a 5 volte il trattamento minimo (2.818,70 euro), che sarà applicato fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia (67 anni fino al 31 dicembre 2024), anche se l’importo della pensione calcolata dovesse risultare superiore.

Dai 67 anni si percepirà la pensione piena.

La prima finestra utile di uscita è fissata: 

  • per i lavoratori del settore privato,  al 1° aprile 2023
  • per i pubblici dipendenti il  prossimo 1° agosto 2023

Sgravio contributivo 

Come detto,  il lavoratore  con 62 anni e 41 anni di contributi versati che intende avvalersi  dell'incentico al posticipo della pensione  deve presentare un’istanza all’Inps,  che verifica il perfezionamento dei requisiti per accedere dandone comunicazione  entro 30 giorni al datore di lavoro, il quale a sua volta riconoscerà il beneficio in busta paga .

(Inps  ha annunciato nel messaggio che sono in arrivo anche   le istruzioni operative per  i  conguagli  Uniemens)

Le somme  saranno imponibili ai fini fiscali, ma non ai fini contributivi e dunque non contribuiranno al montante pensionistico. In sostanza chi  continua a lavorare e sceglie di non versare i contributi a suo carico, avrà una pensione più bassa rispetto a quella che maturerebbe continuando a versare la contribuzione piena.

Il bonus contributivo viene meno:

  • al raggiungimento di una pensione diretta, fatta eccezione per l’assegno ordinario di invalidità
  • al conseguimento dell’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia.

La rinuncia al versamento dei contributi può essere esercitata una sola volta e ha effetto nei confronti di tutti i rapporti di lavoro, anche successivi  ma è revocabile .

In caso di  variazione  del  datore  di  lavoro,  la  scelta  di avvalersi dell'incentivo viene automaticamente applicata e l'INPS  ne  da' comunicazione al nuovo datore di lavoro 

Il decreto specifica che l'importo dei contributi non versati all'INPS e riconosciuti al lavoratore riguarda esclusivamente i contributi pensionistici,  sono esclusi quindi  ad esempio i contributi Tfs dei pubblici dipendenti e al FIS  fondo di integrazione salariale per alcuni settori del privato.

Il decreto ministeriale precisa  infine che per coloro che hanno i requisiti per gli esoneri contributivi della  legge di bilancio 2022,  pari al 3% per imponibili mensili fino 1.923 euro e al 2% per imponibili superiori e fino a 2.692 euro, e del  decreto lavoro  48/2023 (ulteriore taglio del 4%) l’incentivo sarà calcolato al netto  ma  gli importi saranno comunque conteggiati per la pensione di vecchiaia. 

Permanenza al lavoro con i requisiti 

Con la terza opzione il lavoratore con i requisiti  di quota 103  che non fa domanda e continua a percepire la sua solita  retribuzione con le trattenute previdenziali  fino al momento della pensione “ordinaria, ”   avrà un assegno pensionistico piu alto che  nel caso precedente, per i maggiori contributi versati. 

La domanda di incentivo per il posticipo pensionistico

Le istanze di incentivo  possono essere presentate attraverso i seguenti canali:

  1. direttamente dal sito internet www.inps.it, accedendo tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di Identità Elettronica 3.0), seguendo il percorso “Pensione e Previdenza” > “Domanda di pensione” e proseguendo all’interno dell’area tematica “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci”;
  2. utilizzando i servizi telematici offerti dagli Istituti di patronato riconosciuti dalla legge;
  3. contattando il Contact Center Integrato al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06164164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Va selezionato in particolare il seguente nuovo prodotto:

«Verifica del requisito per l’accesso all’incentivo al posticipo del pensionamento (legge di bilancio 2023)» 

Il documento 

Ecco la circolare dell'Inps a cui fare riferimento 

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