Riapre il galoppatoio a Carditello, arrivano nuovi “rinforzi” con i volontari del Servizio civile

Il presidente della Fondazione, Maddaloni: stiamo lavorando alacremente per la completa rifunzionalizzazione del sito

I galoppatoi riqualificati a Carditello
I galoppatoi riqualificati a Carditello
di Nadia Verdile
Giovedì 11 Gennaio 2024, 16:43
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Carditello, è l’anno della svolta. Riapre il Galoppatoio a conclusione dei restauri eseguiti in tutta l’area.
«Stiamo lavorando alacremente - spiega Maurizio Maddaloni, presidente della Fondazione Real Sito di Carditello - per la completa rifunzionalizzazione del sito. Entro inizio marzo apriremo anche le sale della palazzina reale, dopo un lungo cantiere di restauro, arricchite oggi da supporti derivanti dalle nuove tecnologie e dal progetto “Carditello digitale”, mediante l’attivazione di una sala immersiva nella quale saranno fruibili contenuti digitali. Una piattaforma che ci consentirà di divulgare la nostra storia con nuovi linguaggi, integrando l’offerta culturale del Real sito e realizzando laboratori didattici per scuole e famiglie».

Luogo di gare equestri, unico nel suo genere, il Galoppatoio del Real sito era ambito dall’aristocrazia del Regno perché durante la festa dell’Ascensione, per volontà di Ferdinando IV di Borbone, si teneva una corsa prestigiosa.
Nel 1820 il premio per il vincitore era di cento ducati, pari a circa 5mila euro di oggi.

I lavori realizzati in diversi interventi hanno visto il ripristino dell’antico fossato borbonico, riprendendo l’originale percorso delle acque meteoriche; il restauro delle gradinate che un tempo ospitavano il pubblico delle manifestazioni equestri popolari; il ripristino delle colonne dei cancelli che ha permesso di cancellare le ferite del tempo, la ricostruzione ex novo dell’abbeveratoio esterno, utilizzato dai viandanti che facevano sosta a Carditello, il secondo intervento di restauro sulle Fontane monumentali con obelischi che ha permesso lo sbiancamento dei decori artistici e la completa rifunzionalizzazione, dopo il primo recupero effettuato grazie al censimento del Fai “I luoghi del cuore”.

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Queste fontane monumentali un tempo erano alimentate dall’Acquedotto progettato e realizzato da Collecini. Infatti, l’acqua alla piccola reggia fu portata dall’architetto partendo dalla Peschiera del Palazzo reale di Caserta. Questo acquedotto era diretto ad ovest, lambiva l’abitato di Casagiove, percorreva l’attuale via Musone di Casapulla, attraversava l’abitato di Curti (attuale via Piave) raggiungendo via Pratilli in San Tammaro, e arrivava direttamente a Carditello.
I RALLENTAMENTI
Nelle prossime settimane è prevista, come da programma, la chiusura del cantiere del solo Tempietto, che ha subito un rallentamento a causa dell’integrazione dei gradini mancanti, in origine realizzati con l’antica pietra di Bellona, oggi non più disponibile. Proposte, in sostituzione dei gradini originali, alcune campionature provenienti dalle più importanti cave italiane ed estere.
LE DOMANDE
Altra grande novità per Carditello sarà l’arrivo dei giovani del servizio civile. Entro il 15 febbraio dovranno essere inviate le domande. Poi tra marzo e aprile ci saranno le selezioni e quindi la pubblicazione delle graduatorie. L’avvio al servizio, l’ingresso cioè a Carditello dei volontari durerà un anno intero e dovrebbe partire dall’autunno. Questo consentirà una crescita delle attività e delle opportunità per il sito. L’iniziativa, promossa dal dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale, vede due proponenti: la Fondazione Real sito Carditello e l’associazione Meduc.
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