Lavoro, il capo dice no all'aumento: «Ho fatto colloqui con altre aziende per provare che valgo quei soldi: mi hanno offerto 20mila euro in più»

Con la nuova offerta in mano, decisamente più favorevole rispetto a quella attuale, l'uomo si è di nuovo presentato a colloquio col manager

Lavoro, il capo dice no all'aumento: «Ho fatto colloqui con altre aziende per provare che valgo quei soldi: mi hanno offerto 20mila euro in più»
Lavoro, il capo dice no all'aumento: «Ho fatto colloqui con altre aziende per provare che valgo quei soldi: mi hanno offerto 20mila euro in più»
di Hylia Rossi
Giovedì 22 Febbraio 2024, 18:10
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Il mondo del lavoro è in continuo cambiamento ed è importante, per i dipendenti così come per i dirigenti e l'azienda, rimanere competitivi e cercare costantemente di migliorare nei diversi ambiti: i profitti, il benessere degli impiegati, lo stipendio, gli orari, i prodotti e i servizi forniti. 

A volte, però, gli interessi delle diverse parti in gioco non coincidono e c'è bisogno di un'ulteriore spinta per ottenere ciò che vogliamo. Ed è proprio questa la strada intrapresa da Jonathan Moss: il capo ha rifiutato la sua richiesta di un aumento e gli ha chiesto di dimostrargli che, effettivamente, valesse i soldi richiesti.

L'uomo non se lo è fatto ripetere due volte e ha fatto diversi colloqui con altre aziende.

Il risultato è stato un'offerta di lavoro il cui stipendio annuale è di 20mila euro superiore a quello attuale. Così, con in mano la prova richiesta, Jonathan si è presentato di nuovo al cospetto del suo capo. 

Jonathan Moss racconta di aver chiesto un aumento di 4mila euro al suo capo il quale, anziché concederglielo, lo ha sfidato a «dimostrare che altre aziende fossero disposte a pagarmi quanto avevo richiesto». In effetti, prima delle vacanze di Natale, l'uomo aveva proposto una cifra che riteneva decisamente più adeguata alla posizione ricoperta, ma era uscito dall'ufficio con un rifiuto e pochi soldi in più.

Così, per tre mesi ha fatto colloqui con altre aziende e alla fine «ho ricevuto un paio di offerte particolarmente vantaggiose: una di 2mila euro più alta e una di 6mila euro in più. Quella che però ho di gran lunga preferito era di 20mila euro più alta e quindi ho deciso di parlarne con il mio manager». Inoltre, Jonathan rivela di essere l'unico a ricoprire quella posizione nell'azienda, motivo per cui non hanno alcun interesse nel lasciarlo andare.  

La richiesta con cui si è presentato nuovamente al capo, dunque, è stata di 25mila euro di aumento. «Non avevo intenzione di dare le dimissioni - spiega Jonathan Moss - dato che il posto di lavoro è vicino a dove vivo e sono lì da abbastanza tempo da avere amici e colleghi a cui tengo. Mi piace anche il mio manager e i miei capi. Mi piace quello che faccio, e dove lo faccio. Accetterei l'altra offerta? Probabilmente no. Ma loro non lo sanno».

Alla fine, rivela l'uomo, tutto è finito nel migliore dei modi: è stato affiancato da un aiutante che possa dargli una mano col carico di lavoro e ha ricevuto un aumento di 21mila euro. «E per chiunque me lo dovesse chiedere, se alla fine mi licenziassero... avrei comunque l'altro lavoro ad aspettarmi», conclude. 

Eppure, alcuni utenti mettono in guardia su questa persona che finirà per imparare il suo mestiere: «Accetta il nuovo impiego domani. Se aspetti troppo prenderanno qualcun altro. Una volta che hai firmato, licenziati. Non insegnare nulla al tipo appena assunto...».

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