Addio a «Olivieri», il secessionista della costiera sorrentina

Addio a «Olivieri», il secessionista della costiera sorrentina
di Ciriaco M. Viggiano
Lunedì 12 Ottobre 2015, 21:25 - Ultimo agg. 21:32
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C'è chi lo ricorda per le mire secessionistiche e chi, invece, per le comparsate in tv. Raffaele Fiorentino, più conosciuto come "Olivieri", si è spento oggi nell'ospedale "Santa Maria della Misericordia" di Sorrento all'età di 85 anni.



Sì, proprio lui, il mitico fondatore del Movimento popolare legalitario (Mpl) al quale volle dar vita nel 1963 con un unico obiettivo: la secessione della penisola sorrentina dal resto d'Italia. Un partito politico in piena regola il cui programma è stato esposto per anni in una bacheca su corso Italia, a pochi passi dalla Cattedrale di Sorrento. Tra il 1990 e il 2006 Olivieri ha tentato di concretizzare questi propositi candidandosi più volte a sindaco di Sorrento, Sant'Agnello e Piano, senza però riscuotere grossi consensi.



Nel settembre 2010, a 80 anni suonati, Fiorentino arrivò persino a Rai Uno. Non come ospite di una tribuna elettorale, ma come concorrente del quiz "L'eredità". Nel corso della puntata Olivieri dispensò battute, celebrò a più riprese il limoncello sorrentino e rispose alle domande del conduttore Carlo Conti con una tranquillità che rasentava la sfrontatezza (prima di cadere su una domanda sui cartoni animati di Walt Disney).



Marittimo, agente di viaggio e vettore di bus turistici, Fiorentino fu un "politico" convintamente rivoluzionario, a tratti coreografico e per certi versi avvolto nel mistero: c'è chi racconta che sia stato anche "in esilio" in California e spiato persino dagli agenti della Cia. Di lui resteranno l'impegno, la passione e il ricordo dei comizi, adunate non proprio oceaniche scandite dal coro dei suoi fedeli sostenitori: "Penisola indipendente, Olivieri presidente".