«Bene la bonifica a Napoli Est, noi l'hub del rilancio»

Il leader dell'Academy di San Giovanni, Ventre: ottimista sui tempi fissati dal Comune

Il professore Giorgio Ventre
Il professore Giorgio Ventre
di Dario De Martino
Venerdì 29 Dicembre 2023, 13:48
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La bonifica e la messa in sicurezza della falda dell'area orientale di Napoli «sono una notizia eccellente per lo sviluppo del territorio e anche affinché il nostro polo universitario sia sempre di più volano di crescita per l'area Est e per l'intera città».

Lo dice, molto soddisfatto, Giorgio Ventre, docente di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni e direttore scientifico della Apple Developer Academy di San Giovanni fin dalla sua istituzione del 2016, che accoglie al meglio la firma della convenzione tra il Comune di Napoli e Sogesid Spa, società del Ministero dell'Ambiente e di quello delle Infrastrutture, per il via agli interventi di recupero dell'area orientale.

Professor Ventre, come Federico II avete puntato sullo sviluppo dell'area orientale già più di sette anni fa. Cosa rappresenta la notizia dell'avvio della bonifica per Napoli Est?

«È un'eccellente notizia.

L'Università ha fatto quello che doveva nell'iniziare la trasformazione di un territorio che è molto importante per la città. Ma non potevamo fare tutto da soli. Era importante che le istituzioni cominciassero a fare la loro parte e siamo molto felici che siano pronte a farlo».

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Il polo universitario si è insediato negli spazi dell'ex Cirio. Ma le aree dismesse sono ancora tantissime.

«È esattamente così. E molte di queste non sono immediatamente utilizzabili perchè necessitano, appunto, delle bonifiche. Si tratta di un'azione fondamentale per dare spazio a nuove imprese, nuove attività produttive ma anche a nuove residenze. Per quanto ci riguarda, come Federico II, abbiamo comprato altri spazi perchè la nostra intenzione è quella di rendere ancora più forte la nostra presenza qui a San Giovanni. Ma da soli non saremmo riusciti a fare un lavoro completo. Per questo la notizia della bonifica è decisiva».

Quali progetti vuole sviluppare la Federico II?

«L'idea è di continuare sulla scia di quello che abbiamo fatto. Proseguire le classiche attività dell'Università ma portare avanti anche la collaborazione con le imprese. Inoltre vogliamo coinvolgere sempre di più intero ateneo in tutti i suoi dipartimenti oltre a quello di Ingegneria. Vede, sono tantissime le imprese che ci chiedono di insediarsi accanto a noi, perchè c'è potenziale e perchè ci sono gli spazi».

È solo una questione di investimenti produttivi?

«Nell'area c'è necessità anche di creare residenze per gli studenti e per le giovani coppie. Parliamo di un'area, quella di San Giovanni, che ha un potenziale immenso perchè è vicina all'aeroporto, alla stazione centrale e allo svincolo autostradale. Un potenziale non sviluppato a pieno ma che con il progetto della bonifica può davvero esprimersi. Per questo ritengo quest'iniziativa importante perchè rende più semplice il lavoro che abbiamo avviato».

Quando si parla di bonifiche a Napoli, però, la mente va sempre ai grandi ritardi di Bagnoli.

«Sì, ma parliamo di una questione diversa. Anche se complessivamente l'area in questione è pure più grande di quella di Bagnoli, è maggiormente parcellizzata e questo semplifica il lavoro. E poi, secondo me, c'è una chiara volontà politica di portare avanti questo lavoro di sviluppo del territorio da parte del sindaco Gaetano Manfredi, dell'assessore Edoardo Cosenza e del Comune insieme anche con la Regione Campania che darà il suo contributo».

In prospettiva restituire il mare dell'area Est può rappresentare un altro fattore di attrazione?

«Assolutamente sì, è una zona che ha potenzialità di attrazione non solo per le attività produttive anche per spazi di ricreazione. Il mare è l'elemento che manca a San Giovanni. Ma in realtà tutta la città ne ha bisogno perchè a Napoli, oltre che nella fascia costiera centrale, il mare è poco accessibile ed è un elemento che va recuperato».

Quali i prossimi obiettivi dell'Academy?

«Stiamo continuiamo nel nostro lavoro di attrazione delle imprese. E poi tante altre aziende si stanno avvicinando. L'ultima è Micron, multinazionale della microelettronica, che ha deciso di insediarsi a San Giovanni per lanciare la loro prima accademy in tutto il mondo».

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