Venti colpi con la spaccata, quattro gli arresti

Arrestati un italiano e tre Rom, più di 20 i colpi

Un frame di un colpo
Un frame di un colpo
di Nicola Rosselli
Martedì 30 Gennaio 2024, 08:28 - Ultimo agg. 14:15
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Auto lanciate contro le saracinesche e grosse "mazzole" (martelli con manico lungo) per completare l'opera di sfondamento. Subito dopo l'ingresso nel negozio preso di mira e, incuranti dell'assordante suono della sirene dell'antifurto, mettono in atto il colpo in pochi secondi, per poi fuggire così come erano arrivati. Per scappare, venivano utilizzate delle auto rubate. Una lezione di furto con "spaccata" vera e propria quella eseguita da quattro uomini che sono riusciti nell'impresa almeno una ventina di volte con un bottino e con danni provocati di poco inferiore a trecentomila euro. Tanti, infatti, sono stati i casi "cristallizzati" dai carabinieri della compagnia di Aversa nel rapporto inviato ai magistrati della procura della Repubblica del Tribunale di Napoli nord con indagini che hanno portato all'arresto di 4 persone. I carabinieri della sezione operativa della compagnia di Aversa, coordinati dal tenente colonnello Ivano Bigica, dopo una complessa indagine con pedinamenti e intercettazioni, hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Napoli Nord, nei confronti di quattro persone: si tratta di un cittadino italiano e tre di etnia rom - di età compresa tra i 23 e i 48 anni.

L'italiano è originario di Castel Volturno. I tre di etnia rom sono tutti stanziali italiani residenti tra lo stesso comune costiero casertano, Casal di Principe e Caivano. Uno degli arrestati, come si è poi accertato, era latitante da oltre un anno, essendo colpito da una condanna da parte del Tribunale di Napoli a sei anni di carcere per altri reati.

Un altro fu implicato in un tentativo di furto ai danni di una pasticceria di San Marcellino nel corso della quale fu ucciso dal titolare dell'esercizio un ladro quindicenne. Le indagini, dirette dai magistrati e delegate ai carabinieri del comando di Aversa dal mese di agosto 2023 hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti delle persone sottoposte alle indagini: è stata così ricostruito il Dna di un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti cosiddetti "con spaccata" ai danni di uffici postali, farmacie, gioiellerie, supermercati ed esercizi commerciali nell'area del casertano e del napoletano. Accertate almeno venti infrazioni ai danni di negozi e uffici, tra gli altri, di Cesa, Grazzanise, Santa Maria a Vico e Frattaminore.

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A dare il via alle indagini che hanno portato alla scoperta della banda è stato il raid del 22 agosto dello scorso anno, quando alcuni uomini, con i volti completamente nascosti da passamontagna e indossando guanti, erano giunti nei pressi dell'ufficio postale di Cesa a bordo di un'autovettura, con apposte targhe oggetto di precedente furto, introducendosi all'interno tramite sfondamento della porta di ingresso nel tentativo di mettere a segno un furto. Gli accertamenti successivamente svolti dai carabinieri di Aversa attraverso una raccolta informativa nei confronti degli autori del furto, hanno raccolto elementi utili per la riconduzione ai quattro uomini oggetto di indagini alle persone sottoposte alle indagini di 18 furti commessi nelle province di Caserta e Napoli. Le indagini hanno permesso di ricostruire il modus operandi dei quattro uomini, i quali sono indagati per aver commesso i furti, utilizzando autovetture oggetto di furto, introducendosi, travisati, all'interno di uffici postali ed esercizi commerciali con effrazione o sfondando le saracinesche, asportando merce, gioielli e registratori di cassa contenenti danaro. Per i 18 eventi documentati, i danni per i privati si stimano in circa duecentottantamila euro, tra il valore della merce asportata e i danni causati agli esercizi commerciali.

 

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