Castel Volturno: la droga tra riti voodoo e prezzi low cost

Dopo il blitz contro i pusher nigeriani

Sequestro di droga
Sequestro di droga
di Biagio Salvati
Venerdì 12 Gennaio 2024, 08:29
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Per garantirsi la buona riuscita degli affari sul traffico di droga, prima di ogni operazione, si rivolgevano a un mago in Nigeria che si adoperava con dei riti voodoo. La magia nera, però, questa volta non ha funzionato e il "santone" africano non ha previsto gli arresti eseguiti ieri dai carabinieri del Comando provinciale di Caserta. I militari, infatti, l'altra notte hanno arrestato 13 persone tra cui 8 extracomunitari dediti al traffico e spaccio di droga sul litorale domizio, nel territorio di Castel Volturno, un pezzo d'Africa nel Casertano dove per questo tipo di indagine c'è un lavoro investigativo dieci volte superiore a quello normale. I dettagli dell'inchiesta sono stati resi noti ieri dal procuratore capo di Santa Maria Capua Vetere, Pier Paolo Bruni, insieme al coordinatore dell'indagine, il procuratore aggiunto Carmine Renzulli (titolare dell'inchiesta Mariangela Condello); il colonnello Manuel Scarso, comandante provinciale, il capitano Alessandro Governale, il tenente Francesco Leone e il comandante della stazione di Grazzanise, Luigi De Santis.

Tutto è partito nel novembre del 2020, con un'attività investigativa di intercettazioni (e relative traduzioni dalla loro lingua e decriptazione dei vari termini), appostamenti e accertamenti di cessioni di stupefacenti a circa 400 assuntori.

Sequestrato oltre mezzo chilo di droga grazie all'attività svolta con 100 uomini, 40 mezzi, 20 militari di supporto delle squadre speciali Sos, 4 unità cinofile per la ricerca di stupefacenti, armi ed esplosivi. Il litorale domizio si conferma come una delle basi di spaccio, specie di droghe pesanti come eroina e cocaina, preferite dai pusher di altre province e regioni, che rivendono poi lo stupefacente nei propri territori. Una dinamica più volte emersa dalle indagini della magistratura, complice anche la massiccia presenza a Castel Volturno di extracomunitari non regolari, spesso dediti ad affari illeciti, come droga e prostituzione. I cinque italiani sono stati arrestati in altri comuni del Casertano e nelle province di Teramo e Salerno, gli altri sono di origine africana, in particolare un ghanese, cinque nigeriani, un tunisino e un venezuelano, tutti senza permesso di soggiorno ma dimoranti sul litorale da parecchi anni. E ancora una volta sono i nigeriani a farla da padroni nello spaccio, mentre gli italiani venivano ad acquistare la droga per poi rivenderla nei loro territori di residenza, appunto Teramo, Salerno, altri comuni del Casertano e San Felice al Circeo (Latina). Emersi anche contatti tra gli indagati africani in Italia e trafficanti di droga attivi nel Malawi e il santone in Nigeria che veniva consultato per effettuare riti di magia nera propiziatori e di buon augurio per i business illeciti.

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Non è emerso che i 13 indagati fossero riuniti in un gruppo organizzato; i pusher africani, oltre alla droga, fornivano agli acquirenti anche il materiale per consumarla in loco, come la carta stagnola mentre in altre inchieste simili si sono scoperte le cosiddette "crack house" dove veniva fornito tutto il necessario per drogarsi sul posto. I carabinieri hanno effettuato diverse perquisizioni nei complessi immobiliari dove si vendeva la droga, arrestando altre due persone in flagranza del reato di spaccio e denunciandone altre due, tutte extracomunitarie. In carcere sono finiti Evans Gyan, 43 anni, ghanese; i nigeriani Leonard Eze Ndukwu, 48 anni; Ifeanyi Chukwu Ukwoma, 61 anni; Chukwemeka Umeakane, 59 anni, Basil Onyewuchi Nwosu, 61 anni; Austin Okechukwu Ikeri, 45 anni; il tunisino Hassine Ouled El Bahi, 37 anni, e il venezuelano Romolo Falone, 62 anni; gli italiani Antonio Pellegrino, 38 anni, di Salerno; Valeria Malaspina, 41 anni, di Teramo; Guerino Amabile, 32 anni, di Cava de' Tirreni; Franco Pisapia, 26 anni, di Mercato San Severino. Domiciliari per Arsia Masullo, 26 anni, di Cava de' Tirreni. Tra i dettagli emersi dall'indagine anche quella della "convenienza" per assuntori e pusher di rifornirsi sulla piazza domizia, dove i nigeriani praticano prezzi low cost»adottando una sorta di "fixing" in stile "borsa" della droga. Bruni ha annunciato la costituzione di un pool di magistrati, coordinati da lui e dagli aggiunti Renzulli e Antonio D'Amato, che «si occuperà in maniera mirata delle dinamiche criminali a Castel Volturno e sul litorale». 

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