Era destinatario di due interdittive antimafie Vincenzo Polverino, l'imprenditore indagato dalla Guardia di Finanza per indebita percezione di finanziamenti e contributi pubblici connessi all'emergenza Covid. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni, mobili e immobili, per un valore di 240 mila euro.
Polverino è il figlio del super boss Giuseppe Polverino, a capo dell'omonimo clan. Il giovane imprenditore avrebbe omesso - all'atto di richiesta dei finanziamenti pubblici - di indicare (come previsto dalle normative vigenti) di essere stato destinatario di ben due interdittive antimafie disposte un paio di anni fa dalla prefettura di Napoli.
Polverino è inoltre rinviato a giudizio (per associazione mafiosa) in un processo che si sta celebrando a Napoli nord. Una delle sue attività, una macelleria, era attiva fino a un anno e mezzo fa nel centro di Marano.