«Messa per Messina Denaro»: il parroco bloccato in extremis

Don Tommaso Izzo annuncia la celebrazione per il boss e scatena la reazione

La parrocchia dell'Annunziata
La parrocchia dell'Annunziata
di Pino Neri
Giovedì 28 Settembre 2023, 08:51 - Ultimo agg. 09:53
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Ha quasi 78 anni, è stato ordinato sacerdote nel 1970 e da cinquant'anni è il parroco della stessa chiesa, Santissima Annunziata a Casalnuovo, dov'è noto per l'osservanza alle regole non scritte del cattolicesimo tradizionalista, un'osservanza a volte giudicata eccessiva. Ma ieri il tradizionalismo teologico e pastorale di Don Tommaso Izzo ha travalicato il perimetro della sua cittadina. Il sacerdote ha fatto sbalordire l'Italia con un annuncio su Facebook suonato a molti blasfemo, l'annuncio di una messa in suffragio del diavolo dei diavoli in terra, l'appena defunto capo di Cosa Nostra, lo stragista e assassino di bambini: Matteo Messina Denaro. È proprio il caso di dirlo: apriti cielo.

Subito dopo il clamoroso annuncio il popolo del web si è scatenato. «Si può pregare per un individuo del genere in privato ma celebrare una messa per chiedere a Dio il perdono a Messina Denaro è apologia di mafia. Quel prete vuole celebrare il male», l'anatema del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha annunciato una manifestazione per domani alle 9.30 davanti alla chiesa di Casalnuovo.

L'annuncio choc del prete di Casalnuovo è rimasto sui social per poco più di un'ora. È stato poi lo stesso Izzo a ritirarlo e a decidere di annullare la messa in suffragio.

In ogni caso, politica e social a parte, il comportamento di don Izzo ha fatto infuriare soprattutto monsignor Antonio Di Donna, il vescovo della Diocesi di Acerra nella cui "giurisdizione" ricadono il parroco e la sua chiesa. «Il vescovo e la diocesi di Acerra si legge in un comunicato fatto diramare da Di Donna - prendono le distanze dall'incresciosa e autonoma iniziativa della parrocchia Maria Annunziata di Casalnuovo, lanciata sui social, di celebrare una messa in suffragio di Matteo Messina Denaro. Prendiamo però atto del ripensamento del parroco, ma resta la gravità dell'episodio in una diocesi, quella di Acerra, da sempre in prima linea con i suoi pastori nella lotta alla criminalità mafiosa».

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Di Donna parla di «un fatto che sprona ed esorta a serrare ancora di più le fila tra clero e laici nell'educazione alla giustizia, perché nessun cedimento, ieri come oggi, venga tollerato su questo fronte». Non si sa se poi il vescovo prenderà anche provvedimenti nei riguardi di don Tommaso.
«Voglio stigmatizzare con forza quanto accaduto. Un'iniziativa raccapricciante in contrasto con il processo di scomunica che la chiesa ha avviato per i mafiosi. È un monito a non abbassare mai la guardia su legalità e giustizia», le parole del presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo. «Per fortuna questa assurdità è presto rientrata, è molto pericoloso che si lascino anche piccoli spiragli», affermano in una nota i rappresentanti del Movimento 5Stelle nella commissione parlamentare Antimafia Stefania Ascari, Federico Cafiero De Raho, Francesco Castiello, Michele Gubitosa, Luigi Nave e Roberto Scarpinato. 

L'altro giorno tre monache benedettine di clausura del monastero di Tagliacozzo si sono recate nell'obitorio dell'ospedale de L'Aqulia per pregare sul cadavere del padrino. Sono state respinte. «Volevo solo fare un messa in suffragio», ha però insistito don Tommaso. Un atteggiamento che ha fatto infuriare il sindaco di Casalnuovo, Massimo Pelliccia, che ha spedito i vigili urbani nella chiesa dell'Annunziata. I caschi bianchi hanno fatto delle verifiche. Dopodiché hanno interdetto i locali della canonica. «Ho appreso dell'aberrante intenzione del parroco le parole di Pelliccia . Mai e poi mai avrei consentito si celebrasse una messa per un mafioso».
 

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