Caivano, bonifica al via: ruspe in azione al teatro e all’ex Centro Sportivo

La visita a sorpresa di de Luzenberger: «La vicenda degli stupri mi sta a cuore»

Caivano, bonifica al via: ruspe in azione al teatro e all’ex Centro Sportivo
Caivano, bonifica al via: ruspe in azione al teatro e all’ex Centro Sportivo
di Marco Di Caterino
Giovedì 28 Settembre 2023, 00:07 - Ultimo agg. 29 Settembre, 07:12
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Puntuali, come sono nel dna quelli dell’esercito, alle otto zerozero, è iniziata la bonifica nell’area che comprende l’ex centro sportivo “Delphinia” e il teatro Caivano Arte. Due strutture vandalizzate, depredate di tutto e di più, diventate stanza del buco a cielo aperto e cimitero per i tossici in overdose, forziere della camorra che qui ha occultato e custodito quintali di droga, armi ed esplosivo e persino una maga discarica di amianto e altri veleni. Un unico enorme totem di degrado e abbandono. «Per questo abbiamo iniziato qui – commenta Fabio Ciciliano, commissario al risanamento del Parco Verde e della stessa Caivano – Perché si deve dare un segnale importante di ripristino di quella che è stata una fondamentale realtà per il territorio di Caivano. E se lo Stato qualche volta è stato poco attento, ora tempo che si riappropri di questo territorio che non sarà più una zona franca». 

I militari dell’esercito, coordinati dal capitano Raffaele Avolio, intanto con ruspe, bobcat, rastrelli fanno tabula rasa delle enormi siepi di rovi, ridando alla vista quello che resta di viali e aiuole.

Altri militari in tuta bianca, battono palmo a palmo, tutta la zona e con delle pinze speciali raccolgono centinaia di siringhe, tanto da riempire diversi contenitori gialli, del tipo usato negli ospedali per i rifiuti biologici. «Appunto. È proprio così – dice ancora Fabio Ciciliano – questa fase è quella della bonifica biologica. Rimuoveremo oltre alla vegetazione e siringhe, anche eventuali carogne di animali. Nelle seconda fare, porteremo via tutti i rifiuti. Dai calcinacci a tutto quello che di danneggiato c’è nella piscina e nel teatro. Il tutto verrà completato entro il dieci ottobre. Poi sarà la volta delle verifiche statiche e quelle per eventuali vulnerabilità sismiche delle due strutture, passaggio necessario prima di iniziare i lavori di ristrutturazione». 

Procede spedito, dunque il piano di recupero di questi due simboli di rinascita del territorio, «ma – sottolinea il commissario governativo – questo è solo un aspetto, una tessera di un puzzle più complesso. Per la rinascita del Parco Verde e di Caivano, occorre coinvolgere chi ci abita. Occorre che i servizi sociali siano oltre che rinforzati, veloci negli interventi, occorre dare alloggi confortevoli e liberare quelli occupati abusivamente, occorre fornire il maggior numero di servizi. È questa la ricetta per superare la crisi di Caivano». 

Il sole a picco e un caldo feroce, e lo stesso commissario accolgono non senza sorpresa nell’ampio piazzale della struttura Maria de Luzenberger, procuratore capo della Procura dei Minori di Napoli. Sul suo tavolo il fascicolo delle indagini sullo stupro di gruppo, che 48 ore fa ha visto l’arresto di sette minorenni e due maggiorenni, ritenuti responsabili delle violenze su due ragazzine di 10 e 12 anni. Una “storiaccia” che ha fatto scoppiare il caso Caivano e che forse ne segnerà anche in qualche modo il riscatto. 

«Sono qui – ha dichiarato Maria de Luzenberger – perché questa vicenda mi sta particolarmente a cuore. Altro non voglio aggiungere». E dopo aver indossato il casco protettivo, accompagnata da ufficiali dei carabinieri e dallo stesso commissario governativo si avvia a percorrere il tour dell’orrore, in una polvere vecchia di anni, sputata nell’aria da generazioni di erbacce secche. La giornata ieri ha visto anche un pernicioso controllo da parte degli agenti della polizia municipale, coordinati da comandante Espedito Giglio, con la collaborazione di polizia e carabinieri, che hanno scortato una ventina di tecnici dell’Enel nel famigerato blocco degli Isolati C, per controllare la regolarità dei contatori dell’energia elettrica. In poche ore sono stati scoperti e denunciati per furto di corrente, una quarantina di persone, che avevano collegato i loro contatori all’impianto di illuminazione delle scale o peggio a quello della pubblica illuminazione. Danno stimato, circa 200 mila euro, Cifra che sicuramente lieviterà dopo gli altri controlli. 

 

«Furti – ha commentato il comandante – che hanno fatto lievitare la “bolletta” del comune, da trecentomila a seicentomila euro all’anno. Un danno sanguinoso, per le casse dell’ente, che si trova in dissesto finanziario”» E quando credi che la giornata sia finita cosi, con gli alloggi degli abusivi al buio, il Parco Verde che nel primo pomeriggio aveva registrato una parvenza di normalità con i bambini a giocare a pallone in strada e mamme con il passeggino a godersi qualche refolo fresco della prima sera, si è fatto improvvisamente deserto. Carabinieri e polizia, hanno fatto irruzione nel blocco degli isolati B, disattivando una piazza di spaccio, e puntando le armi di ordinanza contro un’auto con tre persone a bordo, che poco prima avevano mandato al diavolo le forze dell’ordine ad un posto di blocco. E quando spuntando le armi, indipendentemente da chi le impugna, qui anche i bambini lo sanno, l’unica regola è quella di scappare. Spurie del “vecchio “ Parco Verde. 

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