Crollo di Torre Annunziata, tre mesi dopo uno striscione in dialetto «per non dimenticare»

Crollo di Torre Annunziata, tre mesi dopo uno striscione in dialetto «per non dimenticare»
di Salvatore Piro
Sabato 7 Ottobre 2017, 13:31
1 Minuto di Lettura
Palazzo crollato sulla Rampa di Torre Annunziata. Tre mesi dopo la tragedia che causò otto morti, tra cui due bambini di 14 e 8 anni, un nuovo striscione “per non dimenticare” affisso oggi da giovani e ultrà nella cosiddetta Curva della movida cittadina. Lo striscione è in dialetto: «Arrestare poveri cristi perchè sono andati a rubare! Ora tutto il resto chi dovrà pagarlo?». Chiaro anche il riferimento agli atti di sciacallaggio, commessi il 16 settembre scorso da due giovani nel palazzo crollato: Antonio De Angelis, di 19 anni, insieme a un complice 17enne, fu sorpreso infatti dalla polizia locale e dai carabinieri mentre su un furgone Piaggio poker stava caricando materiali in alluminio e in ferro, appena rubati dal palazzo sequestrato dalla Procura di Torre Annunziata.

Stasera, in memoria delle 8 vittime, si svolgerà una fiaccolata. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA