Pasqua a Napoli, Castel Nuovo resta chiuso: cadono ancora pietre

Il Maschio Angioino resterà inaccessibile almeno fino a martedì

Maschio Angioino off limits
Maschio Angioino off limits
di Gennaro Di Biase
Sabato 30 Marzo 2024, 23:45 - Ultimo agg. 1 Aprile, 15:55
4 Minuti di Lettura

Perde di nuovo pezzi il Maschio Angioino, che sarà off limits per questo long-weekend di Pasqua e resterà inaccessibile almeno fino a martedì. Non si tratta solo di una défaillance improvvisa e imprevista nell’accoglienza partenopea per le festività appena iniziate. Non si tratta neppure esclusivamente della delusione delle migliaia di turisti che non potranno visitare l’area simbolo di Napoli. Bisogna infatti registrare che, per la seconda volta nel giro di sei mesi, si staccano pietre dalla fortezza affacciata sul mare. Anche stavolta, come accaduto fortunatamente all’inizio di ottobre 2023, non ci sono state conseguenze e non c’è nessun ferito. Lo scorso autunno un enorme masso si staccò da Castel Nuovo. Allora il dissesto si verificò dal lato dell’affollata via Acton, a pochi metri dall’ingresso dell’Università Parthenope. Stavolta la pietra è crollata nel cortile interno, a tre passi dalla biglietteria. Appena passata la Pasquetta, e cioè martedì, saranno portate avanti le verifiche tecniche per valutare la natura del danno. Giova ricordare che la fortezza è in attesa - da tempo - dei lavori di restauro. 

Il crollo c’è stato alla fine della mattinata di ieri. l tanti turisti in attesa di visitare la fortezza sono stati obbligati a fare dietrofront con l’amaro in bocca. La nota diffusa poco dopo da Palazzo San Giacomo parla del «distacco di una pietra dalla facciata prospiciente la biglietteria. In attesa delle verifiche del caso è stata disposta l'immediata chiusura al pubblico della struttura per motivi di sicurezza». «La pietra si è staccata da sotto il parapetto di una finestra - precisa a Il Mattino il coordinatore delle Politiche Culturali del Comune Sergio Locoratolo - Due squadre di Napoli servizi delimiteranno la zona interessata dalla caduta.

Nei prossimi giorni faremo accertamenti per capire se il dissesto è localizzato. Se le verifiche dovessero protrarsi, studieremo un percorso di sicurezza per riaprire il castello. Almeno fino a martedì il Maschio Angioino resterà chiuso. Da martedì in poi decideremo se riaprire subito o meno e se creare il percorso protetto e riaprire il castello». In sostanza, bisogna capire se i pericoli siano più estesi e se potrebbero staccarsi altri massi. Intanto, «abbiamo deciso di chiudere per ragioni di sicurezza, a tutela della pubblica incolumità», aggiunge Locoratolo. 

Tanta apprensione ma - anche stavolta - nessuno si è fatto male. Per fortuna. Al Maschio Angioino si svolgono numerosi eventi istituzionali. Dal consiglio comunale alla programmazione culturale gratuita del Comune. Qui si celebrò, poco tempo fa, sia la consegna del premio Golia (con il ministro Sangiuliano) sia quella della targa data dal sindaco a Geolier nel post-Sanremo. Mentre si ragiona - sul lungo periodo - a misure che possano mettere meglio a reddito la fortezza (lo stesso discorso vale per Castel dell’Ovo), il Maschio Angioino dovrebbe essere oggetto di lavori già determinati. «Il progetto per le facciate interne ed esterne è pronto - spiega Locoratolo - Stiamo lavorando per sbloccare il finanziamento». Nei mesi scorsi, infatti, il ministero della Cultura annunciò lo stanziamento di 13 milioni per Castel Nuovo. Risorse fondamentali per ovviare ad anni di manutenzione insufficiente.

Video

Intanto, questa del 2024 sarà una Pasqua senza i castelli sul mare, con buona pace dei circa 200mila visitatori attesi tra oggi e domani all'ombra del Vesuvio. Se il Maschio Angioino non sorride, non fa festa neppure l'altra fortezza partenopea affacciata sul Mediterraneo dall'isolotto di Megaride, nella curva più famosa del Golfo di Napoli. Parliamo naturalmente di via Partenope e del già citato Castel dell'Ovo, che è chiuso più o meno da un anno. Il ragionamento è per tanti versi analogo a quello che riguarda Castel Nuovo. Anche qui la manutenzione non ha brillato negli ultimi anni, e i crolli - dovuti in parte alle mareggiate - sono stati numerosi (e gravi). Ma in questo caso i lavori di restauro sono partiti da svariati mesi. «Su Castel dell’Ovo - conclude il coordinatore delle Politiche Culturali di Palazzo San Giacomo - Stiamo lavorando a un percorso protetto che possa consentirci di rendere possibile l’accesso alla fortezza in alcune zone delimitate. Entro l’estate questa operazione sarà realizzata. Nel complesso, i lavori a Castel dell’Ovo dovrebbero finire tra fine 2025 e inizio 2026». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA