Liceo Umberto off limits per l’intera mattinata di ieri. L’area dinanzi allo storico liceo di Chiaia, poco dopo le 9, è stata “sigillata” dai vigili urbani in attesa dell’arrivo degli addetti ai lavori incaricati di procedere all’intervento di pulizia. Solo poco prima un anziano signore aveva rischiato di rompersi la testa scivolando sul selciato: per fortuna niente di grave ma sarebbe potuta andare molto peggio se l’uomo non fosse stato sorretto da un amico.
Il problema che si è verificato è il seguente: lo scorso venerdì, in occasione della festa di fine anno organizzata all’esterno della scuola, i ragazzi si sono divertiti a giocare con la farina lanciandosela addosso. Nessun problema fino a quando, ieri mattina, poche gocce di pioggia hanno letteralmente impastato quella farina rendendo l’asfalto scivolosissimo. Immediata la segnalazione ai vigili urbani e tempestivo l’intervento dei caschi bianchi. Il comandante Ciro Esposito ha inviato sul posto due auto della polizia municipale per verificare l’entità del problema e soprattutto interdire al passaggio dei pedoni l’intera zona. L’area è stata delimitata e vietata mentre gli agenti della polizia municipale hanno atteso l’arrivo della ditta che si sarebbe dovuta occupare di ripulire la strada. Nel giro di qualche ora il problema per fortuna è stato risolto senza incidenti.
Tra i passanti qualcuno storce il naso: «Capisco che sono ragazzi e devono divertirsi ma c’è un limite. - protesta una signora alla quale è stato vietato il passaggio dinanzi alla scuola - hanno cantato e ballato ma il lancio di farina avrebbero potuto evitarlo».
Mesi di preparazione per quello che hanno intitolato “Umberto Music Art” che ha visto impegnati i ragazzi di tutte le classi. Una kermesse allegra e fantasiosa con un repertorio che spaziava dal classico napoletano al rock: dall’Inno alla gioia a Pino Daniele, dai Coldplay a Edoardo Bennato, da Gigi D’Alessio a Venditti: «È stato molto bello, abbiamo partecipato tutti molto volentieri - aggiunge uno dei residenti - e bene hanno fatto i ragazzi a coinvolgere anche il quartiere. L’anno prossimo magari niente farina».