Napoli, Simone costretto a letto a 22 anni: «Siamo disperati, aiutate nostro figlio»

L'appello dei genitori di Simone affetto da un grave disturbo del comportamento.

Simone Scandiffio con il padre, Michele Scandiffio.
Simone Scandiffio con il padre, Michele Scandiffio.
di Armando De Martino
Martedì 11 Aprile 2023, 15:47 - Ultimo agg. 12 Aprile, 07:27
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La disperazione della famiglia Scandiffio si percepisce negli occhi e nei volti di Michele e Antonella, genitori di Simone Scandiffio ventiduenne costretto a letto, sedato.  Simone soffre di una grave forma di ADHD, di disturbo intellettivo e comportamentale che è divenuta oramai ingestibile con conseguenze anche gravi. 

«Tutti i bambini con problemi mentali fino a diciotto anni sono seguiti dalle NPI poi dopo solo quelli con problemi psichiatrici (Bipolari e Schizofrenici) vengono presi in carico dall'Igiene Mentale - specifica Antonella-  gli altri: ADHD, Autistici, Ritardo Mentale, Disturbi Comportamentali, vengono presi in carico dalle Neuroriabilitazione del territorio che ha solo il compito di accettare l'ingresso nelle RSA a regime Convitto e Semiconvitto, strutture però individuate  dai genitori dei pazienti». 

Dunque, Simone non rientra nel range dei malati psichiatrici e pertanto costretto a restare in casa sotto effeto di sedativi e farmaci. 

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«Bisogna muoversi al più presto - incalza Michele Scandiffio, il padre - serve  presentare a chi di dovere una mozione parlamentare perché non ci si può girare dall'altra parte, c'è a rischio la vita di tanti ragazzi e la stabilità di tutte le loro famiglie, che vanno e vengono da un ufficio all'altro senza risolvere nulla.

Se invece la legge prevede altro bisogna che ognuno si prenda le proprie responsabilita' e non scarichi i nostri figli come pacchi postali»

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