Napoli, vandalizzato il portone
del XVI secolo dopo il restauro

Napoli - Palazzo Corigliano,vandalizzato il portone del XVI secolo dopo il restauro
Napoli - Palazzo Corigliano,vandalizzato il portone del XVI secolo dopo il restauro
di Eduardo Improta
Domenica 27 Gennaio 2019, 15:17 - Ultimo agg. 15:30
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Non c’è pace per i palazzi pubblici e privati del centro storico di Napoli. Dopo la ristrutturazione del palazzo Corigliano, datato XVI secolo, sede dell’Università “L’Orientale”, nella centralissima piazza dei Decumani è tornato nel mirino dei writers. L’episodio segue di pochi giorni gli atti di vandalismo che avevano procurato danni all’edificio della Posta Centrale di Napoli. Sulla facciata del palazzo universitario sono comparse scritte, tag e scarabocchi, mentre il portone che è stato sottoposto a restauro è stato oggetto di vandali, anonimi graffitari, che hanno spruzzato vernice con bombolette spray.
 

I vandali non hanno nulla a che vedere con i writer. «La differenza c'è, ed è pure evidente. Questi ultimi la città la rispettano, ne vivono le strade per interpretarle sui muri con l'arte. Sono un'altra cosa, culturalmente, - commenta Giuseppe Serroni, presidente dell’associazione “I Sedili di Napoli” - che non è un writer, ma in sinergie con altre associazioni e comitati civici combatte il fenomeno del graffitismo che sta deturpando il centro storico di Napoli, patrimonio dell’Umanità. Un comportamento deplorevole - prosegue Serroni - che segnala un’assoluta mancanza di civiltà e rispetto per il patrimonio della comunità. Ad accrescere la gravità del gesto è la sua reiterazione nel giro di pochi giorni: difficile arginare il degrado di strutture e monumenti cittadini se la manutenzione ed il recupero vengono vanificati dalla frequenza di episodi di vandalismo. Un atto vandalico così demenziale è una vera e propria offesa alla nostra città – conclude Serroni - , mi auguro che anche attraverso le telecamere istallate in piazza si possano immediatamente individuare i responsabili di questo gesto per punirli in maniera esemplare. Ogni offesa ai beni artistici del centro storico di Napoli, tutelato dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, deve essere sanzionata come una dei più gravi atti di inciviltà».
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