Napoli. Via Amerigo Vespucci: una mega discarica a cielo aperto, spettacolo indecente

La discarica di via Amerigo Vespucci
La discarica di via Amerigo Vespucci
di Gennaro Pelliccia
Mercoledì 24 Giugno 2015, 17:26 - Ultimo agg. 21:50
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NAPOLI - Per accedere in questa area abbandonata e dimenticata da tutti, compresa tra il porto e via Marina, è stata necessaria una chiave inglese. Così un pensionato, residente al Corso Garibaldi, ci ha aperto l’ingresso della più grande discarica a cielo aperto mai vista in città. Siamo in via Amerigo Vespucci, nella zona destinata al parco della Marinella, trentamila metri quadri circa, dove i lavori non sono mai iniziati.

All’altezza del varco “Carmine” del porto di Napoli iniziamo il nostro viaggio in una vera e propria “terra dei fuochi” cittadina.

Davanti a noi un recinto di tubi innocenti delimita la zona che ospita al suo interno, ma anche nel sottosuolo, rifiuti pericolosi di ogni genere.

Distribuite un po’ ovunque si incontrano piccole colline ricoperte da vegetazione spontanea non sufficiente, pero, a nascondere l’enorme quantità di materiali scaricati e abbandonati da ignoti delinquenti. Montagne di spazzatura dove c’è di tutto: scarti edili, fili elettrici, vecchi elettrodomestici, buste di plastica,imballaggi di carta e cartone, plastica, pannelli e scarti di rivestimenti in ceramica, tantissimi sanitari e tubazioni in pvc. E ancora telai di motorini e scheletri di carrozzine : questo è quanto si riesce a vedere. Ma non sappiamo sotto quelle montagnelle cosa ancora si nasconde. “Per molti, troppi anni in questo luogo sono stati sversati rifiuti di ogni genere – spiega Raffaele Maravolo, un anziano signore della zona -. Raramente viene una ditta a prelevare rifiuti ma non porta via nulla, li accantonano sotto il muro; "non ci sono i fondi per poterli smaltire", ci spiegano. Un tempo qui c’era un campo rom che poi fu sgombrato dalle autorità locali. Adesso però la situazione è ugualmente grave, se non addirittura peggiorata. Noi pensionati ci riuniamo all’ingresso del varco “Carmine” per giocare a carte. E facciamo quasi da guardiani impedendo, spesso, l’accesso ai rom che cercano di risistemarsi all’interno del campo. E’ vergognoso che le autorità competenti non si adoperino per risolvere questo scempio”.

Vicino a questa discarica si trovano l’ospedale “Loreto Mare”, la caserma locale dei Carabinieri “Stazione BorgoLoreto”, la direzione Interregionale del Lavoro, l’ufficio Immigrazione della Prefettura di Napoli e per finire l’Agenzia dell’Entrate. “Ma c’è di più – continua Raffaele – proprio vicino al varco esiste una grande vasca, in disuso e non si capisce quale funzione svolga. Sappiamo soltanto che è diventata un grande contenitore di rifiuti e di acque sporche che ristagnano. Bisognerebbe bonificarla ed eventualmente eliminarla. Ma la cosa più preoccupante è questo grande bidone, accantonato quasi sulla strada pedonale, il cui contenuto resta un mistero. La nostra preoccupazione e che possa contenere materiale tossico”. E anche l’accoglienza per i turisti in prossimità della Stazione centrale e del porto di Napoli, non è delle migliori attraversando Via Amerigo Vespucci. Tra i dissesti stradali, lo scempio dei rifiuti e i commercianti illegali che invadono il marciapiede percorrere questa strada diventa una missione impossibile, indecente per una città civile.