Napoli Stadio Maradona, vertice tra Manfredi e Giorgetti: «Sgravi e agevolazioni per i lavori di restyling»

Il ministro Abodi convoca un tavolo con il Comune e De Laurentiis

Una veduta dall’alto dello stadio Maradona
Una veduta dall’alto dello stadio Maradona
di Luigi Roano
Venerdì 17 Maggio 2024, 23:29 - Ultimo agg. 19 Maggio, 08:35
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Il sindaco Gaetano Manfredi - pur rispettando le idee di patron De Laurentiis e il suo sogno di fare lo stadio a Bagnoli, lo ha anche invitato a presentare un progetto mai arrivato - ha sempre tenuto la barra dritta sullo stadio Maradona. E prima del clamoroso dietrofront del patron «Basta Bagnoli c’è il bradisismo punterò ancora sul Maradona» si è mosso con il Governo in maniera decisa e ha ricevuto la massima rassicurazione: «Lo stadio per euro 2032 per l’Italia è l’ex San Paolo».

Lo ha ribadito il ministro per lo sport Andrea Abodi con il quale si è sentito fino a ieri mattina via telefono. Lo ha ribadito il ministro Raffaele Fitto nel vertice di giovedì a Bagnoli dove hanno parlato di questa storia degli Europei e delle bizze del numero uno della Ssc Napoli. La vera novità - in questo contesto - è tuttavia che Manfredi ha incontrato a Roma a inizio settimana il ministro delle Finanze e dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Chiudendo così con il Governo la strategia su come riqualificare il Maradona, la struttura di Fuorigrotta che porta il nome dei campioni dei campioni e su come aiutare nell’impresa lo stesso De Laurentiis.

La triangolazione con tre big del Governo Meloni ha prodotto la condivisione della strategia da portare avanti per tenere Napoli nel lotto delle 5 città italiane che ospiteranno le gare del Campionato Europeo, ma anche la volontà di venire incontro a De Laurentiis. Il ministro Abodi infatti convocherà un tavolo sull’argomento stadio  in tempi brevi al quale ci saranno il Governo, il Comune, altre Istituzioni se volessero partecipare - il riferimento probabilmente è alla Regione - e appunto De Larentiis.

Primo argomento all'ordine del giorno esiste solo il Maradona ex aequo le modalità per aiutare il patron sulla ristrutturazione dell’impianto.

Il Governo non darà soldi in maniera diretta, ma con la regia di Giorgetti ci sarà la possibilità di utilizzare il credito di imposta e altre agevolazioni fiscali. De Laurentiis - come è previsto dalla legge sugli stadi - ha comunque una priorità sull’utilizzo dell’impianto, atteso che è anche titolare di una convenzione che scadrà tra 4 anni. Una legge che apre le porte a chi investirà perché potrà utilizzare anche aree esterne al Maradona, costruire un centro commerciale e molto altro. Finanche sulla titolarità dello stadio se De Laurentiis presentasse un’offerta con un prezzo congruo potrebbe spuntarla. Si tratterebbe chiaramente di una riqualificazione di tutta l’area dello stadio con asset in grado di generare redditività. E c’è la massima apertura del sindaco sulla pista di atletica che a De Laurentiis non piace. Si può togliere ma a condizione che si trovi una soluzione stabile per gli atleti che potrebbe essere lo stadio Albricci o il Collana.

Ora però Manfredi è in pressing vuole un progetto in tempi brevi, serio corredato da garanzie finanziarie perché se è vero che Euro 2032 sembra lontano il progetto va fatto quanto prima magari già entro quest’anno. E pare che anche don Aurelio sia su questa posizione, ha anche lui fretta di avere un nuovo Maradona.

Dal Comune trapela fastidio su di un punto cioè l’allarme che De Laurentiis ha lanciato sul bradisismo, una delle motivazioni che lo avrebbe indotto al dietrofront sullo stadio a Bagnoli. «Non c’entra niente il bradisismo a Bagnoli - trapela - li si faranno alloggi e alberghi si faranno costruzioni è che a Bagnoli lo stadio non si poteva fare».

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