Libero per decorrenza dei termini di custodia cautelare, fuori dal carcere prima del tempo: dallo scorso 11 luglio, si è letteralmente mimetizzato in un pezzo di area metropolitana, assumendo in questi giorni il basso profilo tipico della famiglia radicata nella zona della Masseria cardone.
Una scarcerazione che nasce da una serie di fattori. Condannato in primo grado a 12 anni come capo e promotore di un clan dedito alla droga, riesce a strappare un successo parziale in appello: otto anni come associato (non più come capo e promotore). È la svolta, che obbliga i giudici a confrontarsi con termini di decorrenza maggiormente serrati.
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