D'Anna, insulti ai commissari della sanità
Fi e M5S: «È il sistema De Luca»

D'Anna, insulti ai commissari della sanità Fi e M5S: «È il sistema De Luca»
Venerdì 25 Novembre 2016, 18:23 - Ultimo agg. 26 Novembre, 08:28
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«Lotti mi mandò un messaggino dicendo che avrebbe sbloccato 30 milioni». Sono parole del senatore Vincenzo D'Anna, ex cosentiniano oggi verdiniano e tra i principali alleati politici del governatore Vincenzo De Luca. D'Anna lo dice nel corso della trasmissione di Rai Due Nemo, mandata in onda nei giorni scorsi ma divenuta un caso ora che infuriano le polemiche su De Luca e sulla norma (approvata in commissione Bilancio alla Camera) grazie alla quale, dal 2017, il presidente della Regione diventerà anche commissario della sanità campana. Nel corso della trasmissione il senatore esprime anche giudizi fortemente negativi nei confronti dell'attuale commissario alla sanità Joseph Polimeni e del vice Claudio D'Amario. 

Parole che scatenano una nuova bufera con sempre al centro De Luca. «Il premier Matteo Renzi intervenga sulla Campania. Lo faccia lui prima delle Procure e degli organi di controllo» perché «l'ultimo audio del senatore D'Anna, novello padre xcostituente, consegna scenari inquietanti nella sanità campana» attaccano i vicecoordinatori provinciali di Forza Italia a Salerno Gaetano Amatruda e Roberto Celano.



«Il senatore - proseguono Amatruda e Celano - scredita i commissari di governo, individuati come un problema. Gli stessi commissari poi defenestrati dal governo. Il novello padre costituente - aggiungono - disegna ancora nuove lottizzazioni accostando professionisti a sigle politiche».

«Il senatore verdiniano - dicono ancora - annuncia poi intese e messaggi con il sottosegretario Lotti. Tutto sulla pelle dei cittadini campani e sulla salute dei cittadini». «Ci pensi anche De Luca - sottolineano i due esponenti di Forza Italia - a dire qualcosa ed a rassicurare i cittadini. D'Anna con la sua lista è stato determinante per la vittoria in Campania. Ci sono cambiali politiche da pagare?» «C'è preoccupazione - evidenziano - la preoccupazione nasce dalle parole inquietanti e sprovvedute e dalla leggerezza con la quale il “sistema De Luca” ha gestito alcuni rapporti». «Nulla di penalmente rilevante, ad esempio, nella scelta di sistemare per anni la segreteria politica, con un comodato gratuito, nella proprietà di una famiglia di imprenditori del mondo sanitario salernitano. Nulla di illecito ma preoccupante perché si delinea un metodo. Ed a pensare male si fa peccato ma - concludono Amatruda e Celano - spesso si indovina. Si chiariscano i rapporti nella sanità campana».

Anche la consigliera M5s Valeria Ciarambino tira in ballo la trasmissione Nemo in cui «il senatore D'Anna, verdiniano e amico di Nicola Cosentino, nonché ras dei laboratori privati in un incontro ripreso con 2 lobbisti della sanità privata, fa sapere loro che De Luca sbloccherà dal bilancio regionale 30 milioni alle strutture private accreditate. Lo ha saputo dal sottosegretario Lotti, lo stesso che è venuto a Salerno a un evento con il figlio di De Luca.

Quando avviene l'incontro - precisa Ciarambino - non è ancora passato l'emendamento che consente a De Luca di togliere di mezzo i commissari di governo e diventare lui stesso commissario alla sanità campana. Ma evidentemente i giochi sono già fatti». Alla luce di tutto questo, conclude quindi l'esponente M5s, diventano «davvero inquietanti le affermazioni di De Luca sulla sanità privata nell'incontro a porte chiuse con i 300 amministratori locali del Pd il 15 novembre scorso, in cui il presidente incita al clientelismo».

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