Fortore, incubo strade tra promesse evaporate e dissesto dilagante

L'ennesimo contenzioso blocca la messa in sicurezza

Fortore, incubo strade
Fortore, incubo strade
di Celestino Agostinelli
Mercoledì 18 Ottobre 2023, 09:27 - Ultimo agg. 13:28
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Era inevitabile che i cittadini del Fortore, soprattutto quelli di Castelvetere richiamassero l'attenzione sulla strada che collega San Bartolomeo appunto a Castelvetere dal momento che i lavori per la sua messa in sicurezza non sono ancora partiti. È tutto fermo, malgrado nei mesi scorsi dalla Provincia fosse stato dato per imminente l'avvio delle operazioni. Anticipazioni completamente smentite dai fatti. E nel frattampo la situazione non è certo migliorata. Ormai il tratto dei tornanti si presenta completamente dissestato, con cedimenti strutturali che fanno temere il peggio. Molti cittadini si stanno quindi organizzando per ricorrere alla Procura, dal momento le condizioni della strada fanno temere per la pubblica incolumità.

«Ormai viaggiamo con la paura addosso, non solo perché la strada in questione è piena di buche e avvallamenti, ma lungo il tratto dei tornanti, ci sono alcuni cedimenti strutturali che lasciano presagire il peggio, come ad esempio l'interruzione della strada stessa come è avvenuto alcuni anni fa.

Tra danneggiamento delle auto, con cambio di pneumatici e pericolo di incidenti, credo che molti di noi si rivolgeranno alla Procura ed al prefetto, in quanto viene minata la sicurezza», dice Pino Gagliardi, che ogni giorno da San Bartolomeo si reca per lavoro proprio a Castelvetere.

«Dal canto nostro dice il sindaco di Castelvetere Gianfranco Mottola - non possiamo che essere ancora più esasperati dei nostri cittadini, per una spiacevole situazione che si protrae da circa due anni. Giorni fa con il sindaco di San Bartolomeo, Carmine Agostinelli, siamo stati a fare il punto della situazione con il presidente della Provincia, il quale purtroppo non solo ha dovuto subire il ritardo della Regione nell'erogazione dei fondi, ma ha dovuto anche innescare un braccio di ferro con la ditta esecutrice. Comunque riteniamo che la vertenza stia per giungere all'epilogo, augurandoci con esito a noi favorevole».

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Anche l'assessora Antonietta Luciano percorre quotidianamente la strada lavorando presso il distretto sanitario di San Bartolomeo in Galdo, e con l'intera amministrazione si sta prodigando per trovare una soluzione in tempi brevo. «Non ce ne stiamo in silenzio - dice il sindaco di San Bartolomeo Agostinelli ma abbiamo sempre seguito ogni step e sappiamo anche che la Provincia si è attivata con tutti i mezzi a disposizione anche arrivando ad una diffida, mediante la risoluzione del contratto di appalto. Purtroppo comprendo le ragioni e l'indignazione dei cittadini, visti i rapporti tra i due Comuni. Ma spero tanto che il presidente Lombardi riesca sbrogliare la matassa».

Ma altre segnalazioni circa l'impercorribilità delle strade provinciali giungono da diversi paesi del Fortore. I cittadini di Montefalcone ad esempio, attendono un intervento risolutivo per il tratto che porta a San Bartolomeo. «Non comprendiamo le ragioni di questo assordante silenzio da parte della Provincia, sulla fatiscenza dei tratti delle strade di sua competenza che interessano Montefalcone, Castelfranco, Ginestra e San Giorgio la Molara asserisce il presidente del comitato "Viabilità negata" Giovani Zeppa -. Ci siamo attivati e abbiamo ottenuto ottimi risultati per la provinciale che collega Montefalcone alla 90 Bis e a Benevento, ma non possiamo stare sempre a manifestare nelle piazze ogni qualvolta si danneggia una strada. Che apparteniamo al terzo mondo d'Italia lo sappiamo bene, ma vivere talune situazioni da oltre mezzo secolo è offensivo e oltraggioso per la dignità di ognuno di noi. I sindaci facciano la loro parte e reagiscano energicamente, riunendosi per perorare la causa che, forse non ne sono ancora convinti, è una causa comune. Solo se si hanno buoni collegamenti tra Comuni, si può sperare nella sopravvivenza di queste comunità. Altrimenti l'individualismo porterà alla scomparsa totale dei nostri paesi».
 

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