Abusivismo edilizio: tra ordinanze emesse e quelle eseguite, Benevento fanalino di coda

Bene invece la provincia di Benevento, che ha il miglior rapporto tra le varie province

Palazzo Mosti sede del Comune di Benevento
Palazzo Mosti sede del Comune di Benevento
Martedì 17 Ottobre 2023, 12:56 - Ultimo agg. 18:45
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L'abusivismo edilizio è una piaga che colpisce da anni interi territori della Campania. Il fenomeno, nonostante la crisi edilizia e quella pandemica, si mantiene su livelli preoccupanti. Dal 2004 al 2022 il numero delle demolizioni eseguite è stato solo il 13,1% (pari a 3.107) dei 23.635 immobili abusivi per i quali è stato stabilito l'abbattimento da parte dei 110 Comuni che hanno risposto in maniera completa al monitoraggio civico promosso da Legambiente, pari al 20% del campione totale. Alla Campania spetta il record "negativo" 

La provincia con il migliore rapporto tra ordinanze emesse ed eseguite dai comuni del suo territorio è quella di Benevento (32%) con 462 ordinanze emesse e 148 demolizioni eseguite, segue provincia di Avellino con 1.695 ordinanze di demolizioni emesse e 516 eseguite pari al 30,4%.

Salerno con 4.864 ordinanze e 686 eseguite (14,1%). Chiudono Caserta con 887 ordinanze di demolizioni e 116 eseguite (13,1%) e la provincia di Napoli con 15.727 ordinanze e solo 1641 eseguiti pari al 10,4%.

Tra i comuni capoluogo che hanno risposto, il risultato migliore è quello di Avellino, con il 39,4% con ben 400 immobili abusivi demoliti su 1016 ordinanze, quello peggiore Benevento su 15 ordinanze emesse zero eseguite. Salerno su 1524 ordinanze sono state eseguite 208 pari al 13,6%. Tra i Comuni che hanno dichiarato di aver eseguito, nello stesso arco temporale, un numero di ordinanze pari a quelle emesse, spicca Sant'Arcangelo Trimonte, 476 abitanti in provincia di Benevento, che ha emesso 17 ordinanze e ne ha eseguite altrettante.

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«Un esercito di manufatti - commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania - che devastano da decenni le parti più pregevoli della nostra Regione, a partire dalle zone costiere, per troppo tempo favorito da una politica disattenta e da un'opinione pubblica che è stata spesso tollerante, soprattutto dove il fenomeno è più grave e diffuso. Se ciò non bastasse, è abbastanza evidente come gli eventi estremi sempre più frequenti, conseguenza del cambiamento climatico, in particolare alluvioni e frane, stiano mettendo in discussione in modo inequivocabile il "diritto" alla casa abusiva, costruita come e dove meglio si crede»

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