Sorgerà in via dei Liguri Bebiani, in città, il complesso parrocchiale Spirito Santo. La nuova struttura che comprende chiesa, casa canonica, aule per catechismo e salone parrocchiale, sarà costruita a circa 300 metri da quella esistente, insufficiente a ospitare i fedeli. Resterà pertanto in contrada Pezzapiana. Il suolo prescelto è già disponibile e si trova all'inizio della salita denominata «Pacchiana», che conduce a contrada San Chirico, subito dopo il ponte della tangenziale Ovest. Da anni, i numerosi fedeli dell'area avvertivano l'esigenza di una nuova sede. Ora, finalmente, è arrivata la svolta. «I lavori per la costruzione - dice don Maurizio Sperandeo, titolare della parrocchia Spirito Santo - inizieranno nel 2025. Questi mesi serviranno per completare il percorso di interlocuzione tra il progettista e l'ufficio per l'edilizia di culto di Roma, l'ufficio tecnico della Diocesi di Benevento e, naturalmente, noi della parrocchia. Dovranno essere presentati anche tutti i documenti per ottenere dall'amministrazione comunale la concessione edilizia. Sarà una vera svolta per la comunità cristiana del capoluogo in generale e soprattutto per quella dell'area coinvolta. Il nuovo complesso ci darà una grossa spinta e ripagherà i sacrifici che i fedeli stanno facendo da anni. Ne siamo felici».
I costi della costruzione saranno finanziati con i fondi ricavati dai contribuenti che hanno scelto di destinare l'8 per mille della propria dichiarazione Irpef alla Chiesa che, a sua volta, come previsto dall'articolo 48 della legge 222/1985, deve impiegarli per esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi in favore della collettività nazionale o Paesi del terzo mondo. «La Conferenza Episcopale Italiana - spiega don Sperandeo - i cui membri sono arcivescovi e vescovi diocesani, vescovi coadiutori e ausiliari, amministratori diocesani e altre figure, ha deliberato di stanziare la somma occorrente per la costruzione del nuovo complesso.
L'Arcidiocesi di Benevento, per scegliere il migliore progetto, nelle scorse settimane aveva indetto un concorso per la progettazione architettonica del nuovo complesso e contestualmente formato un'apposita giuria che aveva il compito di effettuare la selezione su 12 domande che erano pervenute in totale da studi di architetti e ingegneri dell'intera penisola, presso la sede della Curia di piazza Orsini. Per la giuria due giorni di lavoro e attenta valutazione per l'individuazione del «progetto vincitore»: selezionata la proposta presentata dal gruppo di lavoro coordinato dall'architetto Marco Castelletti di Erba (Como), che si è avvalso dell'opera degli architetti Monica Mazzolati e Antonio Troisi, dell'esperto in liturgia Gianfranco Venturi, dell'artista Albano Poli e dei collaboratori alla progettazione architettonica Giuseppe Piovaccari, Jennifer Simona Porro ed Ermanno Yasser Cairo. «L'impianto architettonico risolve il dislivello orografico individuando un'articolazione di volumi riconoscibili con l'aula liturgica al centro e al temine del percorso d'ingresso», recita la motivazione ufficializzata dalla giuria. Assegnate, infine, due menzioni: una al progetto coordinato dall'architetto Michele De Lucchi con studio a Milano e l'altra a quello coordinato dall'architetto siciliano Francesco Lipari.