San Giorgio del Sannio: dopo l'inchiesta della Dda si dimette il vicesindaco

Dopo l'inchiesta della Dda lascia Bocchino

Il Comune di San Giorgio del Sannio
Il Comune di San Giorgio del Sannio
di Achille Mottola
Venerdì 13 Ottobre 2023, 10:33
4 Minuti di Lettura

Nessuna quiete dopo la tempesta che ha visto il primo cittadino sangiorgese in un'indagine della Dda napoletana e il Comune sotto la lente d'ingrandimento della magistratura sugli appalti della gestione rifiuti e presunte infiltrazioni camorristiche. Ora si dimette il vicesindaco e assessore Maurizio Bocchino. «Stante le note circostanze sopravvenute, - scrive - la oggettiva impossibilità di perseguire gli scopi prefissati in maniera serena e considerati gli obblighi morali assunti con il corpo elettorale, rassegno le dimissioni dalla funzione di vicesindaco e dalle deleghe di giunta». Il 50enne medico odontoiatra, primo eletto nella squadra di Ciampi, con deleghe a urbanistica, edilizia privata, sanità e rapporti con enti sanitari e risorse umane, chiude così la sua comunicazione: «Resta fermo l'impegno del sottoscritto quale componente del consiglio». Senza specificare, però, se nella maggioranza o all'opposizione.

«Nel prendere atto della tua nota - si legge in una missiva del sindaco Angelo Ciampi - ritengo che proprio per il momento che stiamo vivendo e per l'alta dedizione e passione con cui hai dato seguito al tuo mandato, sia opportuna una forte coesione e, pertanto, ti invito vivamente, insieme a tutti i consiglieri di maggioranza, a ripensare e a ritornare suoi tuoi passi, ritirando le dimissioni, che per quanto mi riguarda respingo fermamente.

Qualsiasi incomprensione ci possa essere stata, ritengo vada chiarita nelle sedi opportune con la massima disponibilità al dialogo e con spirito costruttivo nel bene e nell'interesse esclusivo della nostra comunità».

Di tutt'altro tenore gli interventi delle forze di opposizioni per le quali l'«amministrazione Ciampi è oramai al capolinea». «È giunto il momento di ridare al paese la nuova possibilità di eleggere una persona più affidabile alla guida del paese». Così i consiglieri Gianluca Melillo e Diego Mercurio, eletti nella maggioranza ed ora all'opposizione con il gruppo «Officine sangiorgesi». Il malessere a loro avviso verrebbe da lontano: «Circa un anno fa, rinunciavamo alle deleghe, sollevando la questione della delega ai lavori pubblici al sindaco ingegnere. Ne seguiva, una sfiducia verso il capogruppo Melillo a firma di tutti e 7 i membri della maggioranza.

Un effetto domino che poteva essere fermato, così da risparmiare alla nostra comunità questa brutta figura». «Non possiamo che apprezzare la decisione di Bocchino - scrive Giuseppe Ricci, capogruppo di "San Giorgio bene comune" - nel preferire l'etica e la morale, e gli impegni assunti nei confronti del suo elettorato e del paese. Non entriamo nel merito delle scelte personali che hanno guidato tale decisione, ma non possiamo che evidenziarne il valore. Il dato politico è ancora più chiaro: non c'è una maggioranza. Ora, dopo le dimissioni di due consiglieri che gli chiedevano di lasciare la delega ai lavori pubblici e le dimissioni del vicesindaco, ha perso definitivamente la maggioranza politica. Bocchino ha deciso di lasciare un sindaco che deve spiegare qualcosa al paese. È una questione morale, non giuridica».

Video

«Ritengo che la decisione di Maurizio Bocchino, - dice Giancarlo Bruno di "Insieme" - rappresenti un atto politico nobile e coraggioso, posto in essere in un momento di grande incertezza amministrativa e giudiziaria, in cui è più semplice abbassare il capo e girare il volto dall'altra parte piuttosto che prendere posizioni nette e decise finalizzate a restituire dignità e credibilità alle istituzioni democratiche. Sono convinto che i rappresentanti del popolo debbano essere al di sopra di ogni sospetto camorristico». Non mancheranno ulteriori sviluppi, soprattutto in previsione di una prossima seduta del consiglio, prevista dopo il 20 ottobre, dove la maggioranza sarà costretta a contarsi. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA