De Magistris e il sogno Olimpiadi
«Ci candidiamo: Napoli per il 2028»

De Magistris e il sogno Olimpiadi «Ci candidiamo: Napoli per il 2028»
Mercoledì 7 Settembre 2016, 10:01 - Ultimo agg. 8 Settembre, 08:52
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«Noi ci candidiamo: Napoli è pronta, per il 2028. Perché no?». Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, candida la città alle Olimpiadi. «Mentre a Roma si discute, a Napoli si decide e intanto nel 2019 avremo le Universiadi - dice ai microfoni di Rtl 102.5 - 15mila atleti da tutto il mondo». «Tra Regione, Comune e università abbiamo già fatto un accordo importante - sottolinea - e con le Universiadi vogliamo dimostrare di essere la città dei giovani, dello sport, di un Mediterraneo di accoglienza».
 

 


LE VELE
«Le vele vanno giù e si ricostruisce, con un progetto condiviso, sottoscritto da Comune di Napoli, Università e il Comitato Vele» ha proseguito il sindaco. «Lì ci sarà la sede della Città metropolitana - afferma a Rtl 102.5 - quindi le periferie al centro». «Il Comune di Napoli ha messo 18 milioni - sottolinea - il Governo cofinanzia con la legge sulle periferie. C'è un cronoprogramma certo».

GLI INVESTIMENTI
«Era impensabile 5 anni fa - ha continuato - che si potessero fare tanti investimenti. Oggi invece si può investire e in condizioni di concorrenza libera perché noi come Comune creiamo condizioni paritarie». « Napoli resta una città complicata - sottolinea - però ci sono le condizioni per investire. Questa è la città dei giovani, ci sono tante start up, si investe anche in agricoltura». «Questo cambiamento - conclude - indica che Napoli sta andando forte nel mondo.

RENZI
«Capisco che il presidente del Consiglio abbia mille impegni, ma credo che mezz'ora si possa trovare, anche 20 minuti». Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris ha parlato dell'atteso incontro con Matteo Renzi. «Appena rieletto - ricorda - gli inviai una lettera, ci siamo sentiti telefonicamente. Non credo che sia pensabile che un premier non incontri il sindaco della terza città di Italia, per questo ho fatto un appello per un incontro». «Ci si siede a un tavolo - sottolinea - e si discute di Napoli». All'attenzione del Governo, de Magistris fa sapere che porterebbe «la forte rinascita di Napoli, la possibilità di attrarre investimenti, tematiche di rigenerazione urbana come Bagnoli, Napoli est e tanto altro». «Una cosa sono le differenze politiche, altro sono i ruoli istituzionali - conclude - Credo che faccia bene a tutti, in un momento di difficoltà del Paese, che prevalgano le ragioni istituzionali. Poi la differenza c'è ed è profonda, ma questo non è un male per la democrazia».

IO PREMIER?
«Sono troppo 'piccolo' per pensare di fare il premier, ma voglio portare l'esperienza napoletana perché il Sud può essere determinante e non un Sud che è piombo sulle ali» ha risposto a Rtl 102.5 a una domanda su «cosa farà da grande». «Se ci sarà una spinta - afferma - io sono a disposizione del Paese, sono un uomo del popolo e delle istituzioni, pronto a tutto». «Non avrei mai immaginato di poter fare il sindaco - conclude - il mio obiettivo è portare Napoli in vetta».


RAGGI
Infine, un commento sul caos M5S nella Capitale. «La situazione di Roma è drammatica e l'errore grave che emerge sono i passi compiuti in queste settimane che contano poca trasparenza». «Quando fui sospeso, feci il sindaco di strada - dice - lei dovrebbe stare di più tra la gente e invece è troppo arroccata nel palazzo, si consulta con i vertici, con gli avvocati.
Incontrare la gente le farebbe bene». «L'idea che sia circondata dal Direttorio e da Grillo dimostra che quella non è una esperienza così autonoma - afferma - Nella vicenda di Roma c'è molta casta e molto poco movimento».


 

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