«Il sindaco di Napoli Manfredi ha le idee chiare, mi auguro che ci sia una perfetta sintonia per quanto riguarda lo stadio Maradona. Il soggetto migliore, anche nel rispetto del ruolo che ha, è il sindaco, penso che l'unica cosa che posso dire è che può contare anche sulla nostra collaborazione». Lo ha detto il ministro dello sport, Andrea Abodi.
Il ministro - a margine dell'incontro al liceo Elsa Morante di Scampia, a Napoli, nel ciclo «Sky Up The Edit» incentrato sul ruolo dei valori dello sport per i giovani - ha commentato le vicende del futuro stadio, che hanno visto posizioni differenti tra il sindaco e il presidente del club azzurro De Laurentiis. «Nel progetto stadio - ha detto Abodi - tra Comune e il club ci sono ambizioni reciproche, con la città che si sta evolvendo e sta cercando di migliorare in tutte le sue forme. Il club sa che per essere più competitivo deve avere uno stadio che abbia le caratteristiche non soltanto sul campo ma anche sugli spalti in termini di presenze, di attività, di iniziative».
In ogni caso, ha detto, «se c'è una comunione di intenti si troverà una soluzione giusta.
Parlando, invece, del ruolo che lo sport ha sul territorio, il ministro ci ha tenuto a precisare che «Scampia è una zona che ormai si sta riscattando, sta cercando e sta riuscendo anche a ritrovare un senso di socialità e di umanità nel rispetto delle regole. Credo che sia la cosa più importante che la scuola con lo sport, che è una scuola di vita, possano insieme, in collaborazione, rappresentare un patrimonio per affrontare la vita da adulti».
Abodi ha sottolineato che «la vita da adulti è diversa - ha detto - rispetto alle condizioni della scuola e bisogna crescere. Questa di Scampia è una scuola che ha tante strutture, ha anche una palestra scolastica appena riqualificata e quindi offre anche questa possibilità che non tutti in Italia hanno. Andando a scuola i ragazzi di questo quartiere imparano ad avere fiducia nel futuro ma dipende anche dal modo con il quale il futuro poi offre opportunità».
Abodi ha evidenziato che «il rapporto con la scuola è determinante - ha detto - per stabilire relazioni e offrire anche delle opportunità ai giovani di crescita. Credo che questo sia il compito che abbiamo noi a livello istituzionale, non guardare da lontano ma saper stabilire questo rapporto diretto che è indispensabile anche per ripristinare la fiducia e la speranza e per dare un senso ulteriore al rispetto reciproco. Non c'è infatti soltanto il rispetto nei confronti delle istituzioni ma il rispetto delle istituzioni nei confronti dei cittadini, tanto più negli adolescenti che ancora stanno facendo il percorso scolastico».