La Prima Sezione della Corte di Assise di Appello di Roma, in seguito all'appello proposto dall'avvocato Pasquale Cardillo Cupo, ha annullato l'ergastolo inflitto in primo grado a Nicola Feroleto per l'omicidio del figlio Gabriel di soli due anni ed ha accolto la proposta di concordato avanzata dalla difesa con il consenso della Procura Generale e della Procura della Repubblica di Cassino, concedendo all'imputato la riduzione della pena, passata cosi dall'ergastolo ad 24 anni di reclusione.
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«Ci troviamo davanti alla più grande delle tragedie - ha dichiarato l'avvocato Cardillo Cupo - ed una decisione equa e di giustizia concordata tra accusa e difesa è sicuramente una conclusione matura e ponderata, anche alla luce della condotta contestata all'imputato, responsabile in ipotesi accusatoria di una condotta omissiva.
Di tutt'altro avviso gli avvocati di parte civile, Alberto Scerbo e Giancarlo Corsetti: «A margine della definizione giudiziaria della tristissima vicenda, riteniamo che il fatto sia e resterà, purtroppo e irrimediabilmente, di una gravità inaudita. Del resto, il ricorso al patteggiamento in appello fa parte di uno degli esiti possibili del processo, previsti dalla legge, dunque non ci sorprende. Piuttosto, oggi i nostri assistiti avrebbero vissuto un altro momento di grande dolore e rammarico se l'imputato avesse continuato a professarsi innocente, nonostante la condanna di primo grado e le inconfutabili prove raccolte a suo carico. Cio' non è stato, e i familiari di Gabriel ne prendono atto con la pacatezza e la fiducia nella giustizia che li ha sempre contraddistinti», gli avvocati di parte civile».