Gratta e vinci, la lite degli amici per i 5 milioni: il camionista mostra il biglietto. La storia finisce in Procura

Un abruzzese di 54 anni e un romano di 42 anni in "guerra" per il biglietto vincente (non diviso a metà)

Beffa del grattino, il camionista mostra il biglietto da 5 milioni
Beffa del grattino, il camionista mostra il biglietto da 5 milioni
di Sonia Paglia
Sabato 6 Aprile 2024, 07:47 - Ultimo agg. 15:14
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Sarà chiarita nelle aule di giustizia, la storia enigmatica della vincita di 5 milioni di euro al Gratta e vinci, che vede protagonisti, due amici: un 54enne abruzzese e un 42enne romano. Quest’ultimo, di comune accordo, avrebbe riscosso la somma, in quanto il suo amico era impossibilitato a muoversi, a seguito di un incidente con la moto. Il difensore del 54enne abruzzese, Maurizio Sacchetti, sostiene con fermezza la validità della vincita: «Come riferisce il mio assistito, il fatto storico della vincita è reale e non può essere messo in dubbio in quanto agevolmente documentato e documentabile, ad esempio mediante produzione del biglietto vincente che, unitamente ad altri significativi elementi, rende certo e reale il fatto».

Dall’altra parte, l’avvocato del 42enne romano, Samanda De Luca, aveva sollevato dubbi, sottolineando la necessità di dimostrare la veridicità del fatto e il coinvolgimento del suo assistito. «Ammesso che ci sia stata una vincita così cospicua e che questa sia stata fatta con il mio assistito, il tutto va dimostrato.

Per il momento parlerei di vincita fantasiosa o addirittura fantasma»: aveva affermato la De Luca.

Gratta e vinci, due amici vincono 5 milioni a Roma ma poi litigano: uno di loro tiene per sé tutti i soldi

E intanto il 54enne abruzzese, fornisce agli inquirenti, la fotografia del biglietto fortunato, che riporta il numero 19, corrispondente all’importo di 5 milioni di euro, ora al vaglio dei carabinieri di Castel di Sangro e della Procura di Sulmona. Per l’avvocato Sacchetti, sempre in base a quanto riferito dal suo assistito, il romano potrebbe non avere informato il difensore sulla vincita in quanto prima di adire le varie autorità giudiziarie sarebbe stato difeso da altri professionisti. «Circostanza- continua Sacchetti- che lascia presupporre come ragionevole che la collega sia intervenuta solo in tempi recentissimi e che quindi, a maggior ragione, nulla sappia delle vicende pregresse, se non per averle, appunto apprese dai giornali, come dalla stessa ammesso».

E’ passato qualche anno, da quando i due amici ed ex colleghi di lavoro, decidono di impiegare 50 euro ciascuno, acquistando 4 biglietti gratta e vinci. Poi, il bacio della dea bendata. Il 54 enne, costretto per lungo tempo a sottoporsi a cure mediche specifiche. Il 42enne di Roma, che verificata la vincita, riscuote la somma, accontentando l’amico con l’apertura di un’officina. Poi la rimozione di gran parte dell’attrezzatura, il licenziamento dei tre meccanici e il secondo tentativo di asportazione di macchinari, con l’intervento dei carabinieri.

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