El Chapo vuole tornare in carcere in Messico. L'avvocato: «Non gli fanno vedere la luce, e il cibo è pessimo»

La richiesta avviene a poco più di una settimana della clamorosa operazione che ha portato all'arresto a Culiacan di suo figlio Ovidio Guzman, alias 'El Raton'

El Chapo vuole tornare in carcere in Messico. L'avvocato: «Non gli fanno vedere la luce, e il cibo è pessimo»
El Chapo vuole tornare in carcere in Messico. L'avvocato: «Non gli fanno vedere la luce, e il cibo è pessimo»
Mercoledì 18 Gennaio 2023, 15:41 - Ultimo agg. 15:50
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El Chapo vuole tornare in carcere in Messico. Il boss del cartello di Sinaloa Joaquin El Chapo Guzman ha infatti chiesto al governo del suo Paese di poter essere trasferito in una prigione messicana: attualmente si trova in un carcere di massima sicurezza negli Stati Uniti, dopo l'estradizione arrivata in seguito al suo arresto. 

 

Lo ha fatto sapere il suo avvocato, José Refugio, in un'intervista rilasciata all'emittente Radio Formula, nella quale ha affermato che, «a fronte delle condizioni degradanti a cui è sottoposto in un carcere degli Stati Uniti», Guzman chiede al presidente (Andres Manuel Lopez Obrador) di «riparare agli abusi commessi dal precedente governo di Enrique Pena Nieto (2006-2012) e cerchi un canale per farlo tornare in una prigione in Messico». «Non ha visto la luce negli ultimi sei anni di prigione, il cibo è di pessima qualità e non ha ricevuto più di tre visite quando gli altri detenuti possono vedere i loro familiari almeno cinque-sei volte al mese», ha aggiunto l'avvocato del Chapo. 

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La richiesta avviene a poco più di una settimana della clamorosa operazione che ha portato all'arresto a Culiacan di suo figlio Ovidio Guzman, alias El Raton.

El Chapo sconta una condanna all'ergastolo nel penitenziario di massima sicurezza di Florence, in Colorado, e affronta una richiesta di risarcimento del governo Usa per 12,6 miliardi di dollari. Il capo del cartello di Sinaloa d'altra parte è diventato una figura leggendaria anche per le due clamorose evasioni dalle carceri di massima sicurezza messicane: la prima nel 2001, quando si nascose in un carrello della lavanderia; la seconda nel 2015, quando scomparve in un tunnel ventilato lungo un chilometro e mezzo scavato sotto la sua cella. 

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