«Qui oggi c'è un popolo di coraggiosi e appassionati romani che non si arrendono e sanno che questa volta la partita possiamo vincerla, portarla a casa, perché dipende solo dalle nostre gambe». Alfio Marchini parla da candidato in campo ormai da mesi, e deciso ad andare avanti per la sua strada nonostante turbolenze e maldipancia nel centrodestra. E lo fa davanti a duemila sostenitori che hanno scelto di passare il sabato mattina con lui, all'Auditorium Conciliazione di Roma, dove l'imprenditore ha lanciato la sua campagna elettorale a sindaco di Roma.
«Io non mollerò di un centimetro e ce la metterò tutta - sottolinea Marchini - Credo sia fondamentale confrontarci e vedo che c'è una grande paura al confronto soprattutto da parte di Bertolaso che non accetta nè faccia a faccia televisivi nè altro». Per l'ingegnere, Bertolaso «è come un figlio che chiede al papà di fare una gara nella quale è l'unico a concorrere. Contento lui, contenti tutti».
A illustrare il programma, in cento punti, ci pensa Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini nella scorsa consiliatura: «Il problema
della mobilità si risolve se tutti pagano il biglietto - sottolinea - Con il
ricavato costruiremo 5 linee di tram in corsia protetta tra cui
una circolare sul lungotevere; divideremo l'ufficio giardini in
15, uno per municipio con appalti divisi e competenza
municipale».
Verrà schierata un'unità speciale per il decoro di pronto intervento in ogni municipio mentre negozianti e condomini terranno puliti i pezzi di marciapiede corrispondenti con uno sconto del 10 per cento sulla tariffa rifiuti; «differenziare deve diventare un vantaggio economico mentre per la manutenzione delle strade si attuerà la convenzione garantita. I tombini saranno ecologici e tecnologici e il 5 per cento del piano investimenti sarà utilizzato per il dissesto idrogeologico», spiega Onorato. I campi rom illegali verranno chiusi e quelli autorizzati censiti e controllati tutti h24. Questo, per Onorato, «lo si può fare solo se non si guadagna con i rom e se non si hanno connivenze con le cooperative». Per quanto riguarda lo scandalo Affittopoli e la gestione del patrimonio comunale, battaglia rivendicata da Marchini, «quello di pregio verrà affittato a prezzi di mercato e quello occupato sarà recuperato».