Direttivo del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: intesa tra Lega e Fdi, è fatta per le nomine

Il Ministero orientato su Gerardo, Spinelli, Imparato e Maiuri. Passa la linea dei sindaci: quote rosa non esattamente garantite

L'assemblea dei sindaci
L'assemblea dei sindaci
di Carmela Santi
Martedì 30 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 13:21
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È attesa a breve la nomina, da parte del Ministero dell’Ambiente, dei quattro consiglieri che completeranno il nuovo direttivo dell’ente Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, presieduto da Giuseppe Coccorullo. Nomi che andranno ad aggiungersi ai quattro consiglieri già votati dai sindaci della comunità del Parco a novembre scorso. Dopo oltre due mesi sembra essere risolto il conflitto interno al centrodestra, tra Fratelli d’Italia e Lega. Tra i quattro consiglieri ministeriali rientrerebbe anche il sindaco di Alfano Elena Anna Gerardo sostenuta dal parlamentare leghista Attilio Pierro. Il suo nome, venuto fuori già all’indomani dell’assemblea dei sindaci, era stato poi escluso per fare posto ad altri, vicini a Fdi

La diatriba ora pare risolta. I consiglieri di nomina ministeriale dovrebbero essere Costabile Spinelli già sindaco di Castellabate per Forza Italia, la Gerardo per la Lega e Luisa Maiuri per Fratelli d’Italia. Dovrà poi essere inserito un consigliere espressione delle associazioni ambientaliste che avrebbero puntato sul presidente di Legambiente Campania, Maria Teresa Imparato. A conti fatti resterebbe fuori l’avvocato cassazionista di San Giovanni a Piro, Maria Centrangolo, altro candidato vicino a Fdi. Queste le indiscrezioni che trapelano dai corridoi di Palazzo Mainente sede dell’ente a Vallo della Lucania, anche se si attende l’ufficializzazione delle nomine da parte del ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin

Al momento sembra essere superata anche la questione legata al rispetto della quota rosa, sollevata proprio dal Ministero dell’Ambiente all’indomani della elezione, da parte dei sindaci, dei quattro consiglieri Carmelo Stanziola, a cui dovrebbe andare l’incarico di vice presidente, Carmine Cairone, Domenico D’Amato e Francesco Bellomo. Potrebbe dunque passare la linea dei primi cittadini, con il direttivo completato con tre sole donne. Del resto è già accaduto nella composizione del direttivo di altro Parchi Nazionali che la quota rosa non fosse rispettata al 50%. Nel Parco Appenino Lucano ci sono tre uomini e una sola donna. Senza dimenticare che a fine novembre dal Ministero dell’Ambiente è arrivata la richiesta dei curriculum per Stanziola, Cairone, D’Amato e Bellomo, quindi è facile pensare che i loro nomi siano passati.

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Ora non resta che stringere i tempi anche per le nomine ministeriali. Tutti gli accordi nel centro destra sembrano essere stati raggiunti. La definizione del direttivo è necessaria anche per supportare il lavoro del presidente Coccorullo

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