Frana in via Morcaldi, Abbazia di Cava ancora isolata: i lavori sono fermi

Resta un pezzo di muro pericolante da abbattere servono un coordinamento tra enti e nuovi permessi: impossibile, al momento, aprire un varco pedonale

La frana in via Morcaldi
La frana in via Morcaldi
di Valentino Di Domenico
Domenica 23 Luglio 2023, 07:00
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Ancora un intoppo per i lavori di messa in sicurezza del terrapieno franato lo scorso 25 marzo in via Michele Morcaldi, a pochi passi dall’Abbazia Benedettina della SS. Trinità di Cava de' Tirreni. Dopo mesi di braccio di ferro tra la Provincia e il proprietario della porzione di muro venuta giù insieme al terrapieno sottostante, e da un lungo iter che ha visto entrare nel merito della vicenda sia la Prefettura che la Procura della Repubblica, da qualche settimana finalmente è stato effettuato il totale sgombero del materiale franato dalla sede stradale ad opera della Provincia. L’intervento è stato eseguito in danno. Nei giorni scorsi però si è palesato un ulteriore problema

Da palazzo Sant’Agostino, infatti, è stata inviata una nota al prefetto con la quale si chiede un incontro urgente con la Soprintendenza e con il Comune di Cava de’ Tirreni per definire alcuni interventi. In sostanza, prima di poter garantire il passaggio pedonale, è necessario demolire un altro pezzo di muro seriamente a rischio crollo. Per eseguire questa operazione, sono necessari ulteriori autorizzazioni da parte della Soprintendenza. Come già avvenuto con la rimozione della terra e dai massi, prima di poter procedere all’abbattimento della porzione di muro pericolante la Soprintendenza deve autorizzare e dettare delle prescrizioni, a cominciare dalla conservazione e catalogazione del materiale che dovrà essere rimosso. «Siamo dinanzi ad percorso ad ostacoli - commenta il sindaco Vincenzo Servalli - La Provincia ha liberato la strada ma persiste ancora una condizione di pericolo di ulteriori crolli di parti rimaste pericolanti e che vanno messe in sicurezza. Per fare questo intervento - aggiunge - è necessario un coordinamento tra chi deve seguire i lavori in danno, cioè la Provincia, e la Soprintendenza».

In realtà già nei giorni scorsi il proprietario dell’area interessata dalla frana aveva segnalato il pericolo di un nuovo cedimento che, a suo avviso, interesserebbe un altro tratto di muro per via della mancanza di un adeguato intervento di consolidamento. Lo stesso proprietario, a quanto pare, già in passato aveva auspicato un coordinamento degli interventi attraverso una conferenza di servizi con i vari enti interessati. «Dispiace per tutti questi disagi - ribadisce - ma la priorità è aprire la strada in sicurezza. Purtroppo il pericolo di ulteriori crolli non consente il passaggio dei pedoni e quindi è stato necessario sistemare le barriere più accuratamente per impedire il transito di persone. Ai cittadini, ed in particolare al Padre Abate, chiediamo di avere tanta pazienza, stiamo facendo il possibile». Nel frattempo, l’Abbazia Benedettina resta sempre più isolata.

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