Rissa nella movida per una ragazza,
in sei rischiano il processo

Rissa nella movida per una ragazza, in sei rischiano il processo
di Nicola Sorrentino
Venerdì 28 Febbraio 2020, 06:45 - Ultimo agg. 08:20
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Maxi rissa nella movida nocerina per una mano poggiata sul sedere di una ragazza. Sei persone rischiano il processo con l’accusa di rissa aggravata. La procura di Nocera Inferiore ha concluso le indagini su quanto avvenne nella notte tra sabato e domenica, dell’8 giugno scorso. Tra gli indagati ragazzi di 17 e 18 anni, che dovranno rispondere di rissa aggravata dall’uso di strumenti atti ad offendere, quali mazze da baseball. Parte lesa risulta un 18enne che, tra i tanti coinvolti, rimediò le ferite più serie, lungo il corpo e all’altezza della gola. A scatenare una caccia all’uomo lungo le strade fu il gesto di un ragazzo di 25 anni, che toccò il sedere ad una ragazza minorenne. 

Per lui scattò la denuncia a piede libero per violenza sessuale, stralciata da quella mossa verso i coinvolti nella rissa. Il giovane commise il gesto poco dopo mezzanotte, approfittando delle tante persone in strada. Il luogo dove si registrarono i fatti era la galleria che porta a Piazza del Corso, da via Barbarulo. Il gesto del giovane non passò inosservato, in quanto la minore che fu toccata sul sedere era in compagnia di un gruppo di amici, che reagì in maniera violenta contro un altro gruppo di coetanei. Molti di quei ragazzi diedero il via ad una caccia all’uomo, tra le vie del centro. Alcuni impugnando bastoni o arnesi in metallo. Cittadini o semplici testimoni allertarono le forze dell’ordine. Sul posto, agli angoli di Corso Vittorio Emanuele e via Barbarulo, giunsero otto auto dei carabinieri. Le prime indagini condussero all’identificazione dei primi tre giovani, insieme alla vittima, che fu prima picchiata a mani nude e poi con una delle mazze da baseball impugnate da uno dei tanti coinvolti. Gli oggetti furono poi trovati e posti sotto sequestro. L’indagine condotta dai carabinieri del reparto territoriale fu integrata con l’acquisizione di diversi video provenienti dalle telecamere cittadine, grazie alle quali furono individuate undici persone. Sei rispondono di rissa e rischiano il rinvio a giudizio, con il sostituto procuratore Lo Conte che ha da poco concluso le indagini. 
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