«Noi musulmani di Salerno
pregheremo in chiesa con voi»

L'imam di Battipaglia
L'imam di Battipaglia
di Giuseppe Pecorelli
Domenica 31 Luglio 2016, 08:20
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SALERNO - L’appello del Consiglio francese del culto musulmano rivolto ai fedeli islamici perché partecipino oggi alle messe domenicali nelle chiese cristiane fa breccia anche in Italia e nella provincia di Salerno. La Conferenza episcopale italiana l’ha rilanciato con entusiasmo e grande sostegno è arrivato anche da papa Francesco, che ha chiesto ai due milioni di giovani accorsi a Cracovia di saper essere «costruttori di ponti». 

«Noi musulmani parteciperemo alle celebrazioni nelle chiese salernitane - dice Eugenio Mastrovito, portavoce della comunità islamica – ed io stesso sarò alla messa celebrata nella parrocchia di Santa Maria della Speranza a Battipaglia, guidata da don Ezio Miceli, un sacerdote sempre aperto al dialogo e all’accoglienza». La comunità battipagliese è la più numerosa della provincia salernitana. Il 5 luglio, alla chiusura del Ramadan, duemila persone si sono ritrovate a pregare insieme, mentre ogni venerdì sono circa ottanta a pregare nella sede adibita a moschea. Non è la prima volta che cristiani e musulmani pregano insieme. Il 10 luglio, in piazza della Concordia, invocarono la pace all’inizio della festa dei popoli e don Pasquale Mastrangelo, parroco di San Paolo, a rione Petrosino, recitò il Padre nostro dinanzi all’imam di Battipaglia Abderrahim Lharaoui. «Ci riempì di gioia – ricorda Mastrovito – l’invito dell’arcivescovo Luigi Moretti, che volle l’imam e una donna musulmana, Bahia, a recitare la preghiera dei fedeli nel corso della celebrazione d’inaugurazione dell’Anno santo, il 13 dicembre scorso, in cattedrale. Bahia recitò le parole del Corano che riguardano l’Immacolata Concezione». 

Il dialogo, sostenuto dalla preghiera, passa poi alla quotidianità, che si fa solidarietà in presenza di fatti drammatici. «Il 26 luglio, a poche ore dal barbaro assassinio di don Jacques Hamel – spiega ancora il portavoce della comunità – il nostro imam ha inviato una lettera di solidarietà all’arcivescovo Luigi Moretti». Parole di grande partecipazione al dolore della comunità cristiana. «I dolorosi e inqualificabili accadimenti che il mondo si trova a vivere in questi giorni – scrive l’esponente religioso musulmano – ci rattristano lasciandoci inermi e preoccupati, di fronte a tanta violenza, a tanto disprezzo per la vita umana. In questo momento di dolore ci stringiamo a lei, in preghiera, con lo stesso spirito di fratellanza che ci ha visti vicini, durante l’inaugurazione dell’anno della misericordia, quando a tutti noi disse di cogliere ogni momento per prendersi cura dell’altro. Questo è̀ il momento, il tempo in cui nell’angoscia del dolore, ogni buon fratello sa tendere la mano a chi è in difficolta, a chi sente di essere sopraffatto dalla paura, a chi crede di aver perso la speranza. A tutti voi, la comunita dei vostri fratelli musulmani, tende la mano, quella mano che vuole essere conforto e appiglio, per riscoprire insieme quel percorso di fede che ci vede fianco a fianco nella strada verso l’unico Dio. Che la nostra moschea, sia per voi casa di accoglienza, conforto, luogo dove poterci abbracciare non solo simbolicamente». 
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