Ospizio lager, la richiesta dei parenti:
«Diteci cosa hanno fatto ai nostri cari»

Ospizio lager, la richiesta dei parenti: «Diteci cosa hanno fatto ai nostri cari»
di Paolo Panaro
Lunedì 24 Ottobre 2016, 09:27 - Ultimo agg. 09:41
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Acerno. I familiari degli anziani ospitati nella casa di riposo Hotel Stella, dove i carabinieri hanno scoperto molti episodi di maltrattamento compiuti dagli operatori nei confronti degli ospiti, vogliono che venga fatta piena luce su quanto accadeva nella casa degli orrori. Ai carabinieri di Battipaglia e Acerno nelle ultime ore si stanno presentando spontaneamente i familiari degli ospiti che non sono stati ripresi nei video choc, e che quindi non hanno prove di maltrattamenti, ma vogliono sapere se anche i loro cari hanno subito violenze e sevizie. Si tratta di anziani ospitati prima delle indagini - scattate quasi un anno fa - nella casa di riposo di Acerno al centro della mega inchiesta dei carabinieri della compagnia di Battipaglia, diretti dal capitano Erich Fasolino. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha portato all’emissione di diciotto misure interdittive nei confronti del gestore e di 17 operatori del centro, accusati di maltrattamenti aggravati e continuati nei confronti degli ospiti.

In pratica gli investigatori dovranno tentare di appurare se oltre agli episodi di maltrattamento già accertati e che sono stati ripresi dalle telecamere a circuito chiuso dei carabinieri installate segretamente nella struttura, in passato se ne sono verificati altri. Un’operazione molto delicata. I carabinieri analizzeranno caso per caso, soprattutto in base alle denunce dei familiari degli ospiti, e poi dovranno raccogliere le prove degli eventuali maltrattamenti. Per questa nuova fase delle indagini sarà molto preziosa la collaborazione delle due ex dipendenti della casa di cura Hotel Stella, che un anno fa si sono recate dai carabinieri ed hanno raccontato cosa accadeva nella struttura. Le segnalazioni delle due donne hanno trovato conferma nei video choc in cui sono immortalate le tante scene di violenza subite dagli anziani.
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