Stupro in discoteca, sconto di pena per il titolare che fece ubriacare la vittima

La Corte d'appello di Perugia
La Corte d'appello di Perugia
di Egle Priolo
Domenica 24 Marzo 2024, 08:17
2 Minuti di Lettura

PERUGIA - Sconto di pena. La Corte d’appello ha accordato una riduzione di circa dieci mesi della condanna nei confronti di Simone Peppicelli, il cinquantenne accusato di aver violentato una ventenne a ottobre 2022 all’interno della discoteca The Box di Po’ Bandino e di aver molestato altre due ragazze sempre nella stessa notte.
Lo sconto è relativo proprio alle molestie delle due ragazze, mentre è stata confermata in toto la condanna per lo stupro: così i giudici di secondo grado hanno ridotto la prima condanna comminata lo scorso maggio: da cinque anni e quattro mesi a quattro anni e mezzo di reclusione.

L’uomo, volto noto della night life tra l’Umbria e la Toscana, venne arrestato dopo quattro giorni e - assistito dall’avvocato Roberto Romagnoli - ha sempre parlato di rapporto consensuale. Ma i risultati delle indagini dei carabinieri della stazione di Città della Pieve e dei militari del Norm, coordinati dal sostituto procuratore Mario Formisano, hanno evidentemente convinto i giudici e considerato più attendibile la denuncia della giovane vittima dello stupro.

La 22enne, dopo essere stata soccorsa dal 118 e trasportata all’ospedale di Perugia per accertamenti, era stata infatti sentita dagli investigatori a cui aveva spiegato come mentre era sotto l’effetto dell’alcol era stata avvicinata da un uomo e portata in una stanza. Lì, dopo che le era stato ripetutamente offerto da bere, era stata costretta a subire un rapporto sessuale. La ragazza (toscana come le altre tre) non solo quindi avrebbe bevuto in compagnia dell’uomo – sconosciuto prima di quella notte – durante la serata, ma lui le ha offerto da bere anche dopo, nel suo ufficio dietro il bancone, nonostante la ragazza avesse a più riprese manifestato un malore. E nonostante avesse opposto «resistenza – secondo le accuse del pm Formisano che aveva chiesto inizialmente sei anni – divincolandosi e cercando di respingerlo con le mani e i piedi». Una ricostruzione che ha tenuto anche in appello.

© RIPRODUZIONE RISERVATA