«Fu Yoko Ono a chiedermi di avere una relazione con John Lennon», racconta May Pang in "The Lost Weekend: a Love Story", un documentario che arriva nei cinema americani il 13 aprile, cinquant’anni dopo. Quel periodo tra il 1973 e il 1975, che durò 18 mesi e coincise con una separazione tra Lennon e Ono, è stato soprannominato «il weekend perduto». May, allora ventiduenne, racconta una storia diversa. «In un certo senso Yoko si approfittò di me, perché ero ingenua. Ma mi fece anche un dono: John e io ci innamorammo».
Pang si fece assumere dalla Apple Records e poi fu scelta da Yoko come assistente personale della coppia.
La storia con John Lennon
«Yoko venne nel mio ufficio. Da tre anni lavoravo per loro. Ed esordì: “John e io non andiamo d’accordo”. Chiunque lavorasse con loro lo sapeva, ma non ne parlavamo, erano i nostri capi. “Comincerà a vedere altre persone”. E poi aggiunse: “Tu non hai un fidanzato, giusto?”. Io alzai lo sguardo e risposi: “Non è una cosa che mi interessa”. Ma lei: “Penso che saresti perfetta”. Dicevo di no, lei insisteva. Poi si è alzata e se n’è andata. E io sono rimasta là, in lacrime. Ma non cominciai a frequentarlo perché me l’aveva chiesto lei. Fu lui a corteggiarmi. Più avanti John mi disse che Yoko era andata anche da lui: “È tutto risolto. Puoi uscire con May”. Ma John era scioccato quanto me. All’inizio non voleva».
Il figlio
Lei racconta che Yoko evitava di passare a John le telefonate di suo figlio Julian. «Ero molto preoccupata per Julian. So cosa si prova, perché mio padre non mi aveva voluta. Aiutai anche la madre di Julian, Cynthia, a recuperare un dialogo con John».
Alla fine però lui tornò da Yoko «John disse che la ragione era che aveva paura che gli rifiutassero la Carta verde per stare negli Stati Uniti: glielo aveva detto Yoko. Per me fu uno choc: stavamo per comprare casa insieme», racconta.
L’ultima volta che si parlarono, Pang disse a Yoko: «Congratulazioni, hai riavuto John, dovresti essere felice». Lei rispose: «Felice? Non credo che lo sarò mai». Pang sposò Tony Visconti, uno dei più importanti produttori di musica rock. «Un italiano — dice —. Avevamo una compagnia di produzione e due figli di cui sono orgogliosa».