Salernitana, De Sanctis lascia: rescissione da 200 mila euro

L'addio dopo l'arrivo di Sabatini nuovo direttore generale

Morgan De Sanctis con Danilo Iervolino
Morgan De Sanctis con Danilo Iervolino
di Alfonso Maria Avagliano
Venerdì 22 Dicembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 19:09
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Può cominciare con quarantotto ore di ritardo rispetto all'annuncio ufficiale l'avventura bis di Walter Sabatini alla Salernitana. È durato due giorni il braccio di ferro tra il club e Morgan De Sanctis, direttore sportivo uscente: l'intesa per la separazione è stata trovata soltanto nella prima serata di ieri dopo serrate trattative. Oggi dovrebbe esserci una nota congiunta per l'ufficialità. L'ex portiere straccia il contratto che lo lega ai granata fino al 2025, firmando un accordo transattivo. Di fatto, una rescissione consensuale, simile alle dimissioni, ma con una sorta di minima buona uscita collettiva partorita dopo una lunga trattativa. A quanto pare infatti De Sanctis e i suoi collaboratori, Migliaccio e Lo Schiavo, riceveranno una cifra che si aggira tra i 200 e i trecentomila euro come incentivo... all'esodo. Sabatini e De Sanctis sono stati sull'uscio con direzioni diverse, nessuno fino in fondo seduto su quella poltrona per due.

Dopo l'annuncio di martedì sera del ritorno in Campania dell'esperto dirigente umbro come direttore generale, non erano giunte comunicazioni sul destino del predecessore, nei fatti al capolinea ma sulla carta ancora dipendente della Salernitana.

Mercoledì era stato convocato a Roma negli uffici di Iervolino per discutere il divorzio senza trovare subito un accordo. E così ieri mattina, nel giorno della rifinitura pre Milan, De Sanctis si era regolarmente presentato nel suo ufficio al centro sportivo Mary Rosy nel rispetto del contratto. Di contro Sabatini, che era atteso in città proprio ieri per parlare al gruppo ed indire anche colloqui individuali, era stato costretto a temporeggiare rinviando il suo approdo. Fino allo scioglimento del nodo sarebbe stato seccante, questione di opportunità. Le stesse che mercoledì avevano portato l'area comunicazione a non convocare una conferenza di (ri)presentazione di Sabatini. Se ne parlerà dopo Natale. C'è stata tensione nei due giorni in cui De Sanctis non era stato esonerato ma solo esautorato. Avrebbe rifiutato di restare in organigramma con un ruolo di secondo piano rispetto a Sabatini, al quale sarebbe stato ovviamente affidato anche il mercato. Incompatibilità chiara, al netto del cambio di una consonante, da diggì a diesse, nei ruoli formali. Uno sarebbe stato di troppo. Nell'attesa, Sabatini ha continuato a lavorare sotto traccia ma ha preso tempo con diversi procuratori che gli avevano chiesto incontri. I due si sarebbero anche sentiti al telefono: hanno condiviso tre anni alla Roma uno da giocatore, l'altro dietro la scrivania e potrebbero pure incontrarsi domani per un trasferimento di informazioni su trattative già imbastite, soprattutto in uscita. L'imperativo di Iervolino resta il medesimo: vendere prima di comprare. 

In tutto ciò, oggi si gioca. Alle 20:45 l'Arechi si illuminerà per il delicato anticipo contro il Milan. La presenza di Sabatini sugli spalti non è certa, in ogni caso. Per Pippo Inzaghi è partita da montagne russe, tra i ricordi dolci di quando scattava (e segnava) sul filo del fuorigioco e le preoccupazioni per una panchina che scotta e rischia di saltare in caso di débacle. I granata restano ultimi e vogliono arrivare allo scontro diretto di Verona (30 dicembre) col serbatoio pieno. Di cosa? Punti o energia dettata da un cambio in panchina, non sembrano esserci vie di mezzo. Dopo Bergamo la proprietà ha colto più i segnali negativi (la fragilità difensiva al primo ruggito atalantino) che quelli positivi del vantaggio per 45 minuti con un buon approccio. «Non sarà mai una gara come le altre. Al Milan c'è la mia storia e la mia vita, sarà emozionante ma devo dare tutto per la Salernitana. Serve la partita perfetta, siamo pronti. Presidente e tifosi meritano decisamente di più. Abbiamo poco da perdere, voglio lo stesso atteggiamento dell'ultima gara. Cambierò qualche interprete ma giocheremo sempre con i tre davanti», ha annunciato ieri un Superpippo sempre carico, nonostante tutto. Maggiore è squalificato, rientra Fazio in difesa in coppia con Pirola davanti a Costil. Nel 4-3-2-1 i terzini saranno Mazzocchi e Bradaric, mentre Bohinen tornerà play con Coulibaly e Kastanos mezzali. In attacco possibile chance per Simy dal 1’ con Candreva e Dia a sostegno. 

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