Sabatini direttore generale della Salernitana, Inzaghi rischiatutto col Milan

La panchina di Pippo traballa: via già prima di Capodanno?

Pippo Inzaghi tra i suoi calciatori
Pippo Inzaghi tra i suoi calciatori
di Pasquale Tallarino
Mercoledì 20 Dicembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 21 Dicembre, 09:46
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«All'ultimo tuffo», com'è solito dire quando si aggancia alle imprese «da cacciatore di utopie», Walter Sabatini è stato richiamato in servizio a Salerno. Dopo la sconfitta della Salernitana a Bergamo, Danilo Iervolino ha rotto gli indugi e ha trasformato il «come stai» di qualche giorno fa via telefono in «vieni, ti aspettiamo». L'annuncio ufficiale dell'ingaggio di Sabatini è arrivato ieri sera alle 18.54. La Salernitana lo ha presentato così: «Icona del mondo del calcio, dirigente di comprovata esperienza e uomo chiave nella storica salvezza granata nella stagione 2021-2022. Entusiasmo, vitalità, voglia di vincere e competenza a tutto tondo contraddistingueranno il suo operato». Il ruolo? Direttore generale. Iervolino, in attesa di definire il rapporto con il ds De Sanctis, lo designa come uomo ovunque con il mercato e le partite alle porte. 

Il faccia a faccia con Leao e Giroud è il bivio di Inzaghi. Pippo Inzaghi va al rischiatutto: se fermerà il Milan venerdì sera, resterà attaccato alla panchina preparandosi allo spareggio salvezza di Verona il 30 dicembre; se perderà, le parole di conforto sulla buona prestazione offerta dai propri calciatori difficilmente faranno breccia nell'ambiente granata. Il destino lo attende al varco: Salernitana-Milan, partita del cuore, gli riserverà la responsabilità di rappacificare l'ambiente con un risultato da urlo.

Inzaghi ha già trovato un motivo per sorridere e autoricarsi. Il quadernino sul quale da calciatore e bomber famelico appuntava tutti i gol è come Alexa quando arriva il corriere: puntuale, gli ha ricordo che il 20 dicembre 1992 segnò il suo primo gol in carriera. Giocava con la maglia del Leffe e gonfiò la rete del Siena. Da allenatore della Salernitana, vorrebbe adesso che almeno uno dei propri attaccanti fosse non tanto la propria reincarnazione milanista ma almeno di un uomo della Provvidenza. 

 

Berlusconi lo acquistò nel 2001 per 70 miliardi di lire ma 30 li compensò in contropartita tecnica cedendo Zenoni; nella stagione 2002-2003 Inzaghi fu protagonista della cavalcata in Champions, poi vinta contro la Juventus; nel 2007 fu l'eroe di Atene nella rivincita Champions contro il Liverpool, poi mise lo zampino in supercoppa europea contro il Siviglia e soprattutto nel mondiale per club contro il Boca Juniors e si ritirò a 38 anni, 9 mesi e 4 giorni facendo gol il 13 maggio 2012 al Novara nella sua presenza numero 300 in rossonero. Durante la propria gestione tecnica, otto partite come Sousa, la Salernitana ha conquistato 5 punti. Ne ha 8 in totale. Il distacco dalla quartultima non è incolmabile (-5). Ora resta un'insegna accesa: contro il Milan, nell'ultima gara casalinga del 2023 che la Salernitana preparerà di nuovo in ritiro a Paestum da domani, Inzaghi vuole rianimare il sogno salvezza. 

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